mercoledì 26 febbraio 2020

Piovere: quale ausiliare?


Dal sito della Zanichelli ("La prof Anna"):

Francesca chiede:
Ha piovuto / È piovuto: Differenza?
 La risposta della prof:
Cara Francesca, quando il verbo “piovere” ha il significato di “cadere della pioggia dal cielo” può formare i tempi composti sia con l’ausiliare “essere” sia con l’ausiliare “avere”, quando invece viene usato nei suoi significati figurati forma i tempi composti soltanto con l’ausiliare “essere” (sono piovute critiche).
Un saluto Prof. Anna

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La risposta - a nostro avviso - è piú articolata. Il verbo piovere (come tutti i verbi "meteorologici") nei tempi composti prende l'ausiliare "avere" quando si indica (o è indicata) la durata del fenomeno: giovedí ha piovuto dalle 14.00 alle 18.00, oppure ha piovuto tutta la notte. Prende l'ausiliare "essere" quando non si specifica (o non è specificata) la durata: ieri è piovuto. Sempre il verbo essere in tutti i significati figurati.


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Malalingue o malelingue?

Saremo tacciati, senza dubbio, di presunzione per quello che stiamo per scrivere, non appartenendo alla categoria dei linguisti "ufficiali". Ma tant'è. Tutti i "sacri testi" consultati - grammatiche e vocabolari - attestano malelingue, plurale di malalingua. Il plurale "corretto" - secondo la norma grammaticale - è/dovrebbe essere malalingue, deve/dovrebbe mutare, cioè, solo la desinenza del sostantivo (lingua). I nomi composti di un aggettivo (mala) e di un sostantivo (lingua) - stando alla grammatica -  nella forma plurale "pluralizzano" soltanto il secondo elemento: piattaforma / piattaforme, vanagloria / vanaglorie. Si comportano, insomma, come se fossero nomi semplici. Non capiamo, quindi, perché malalingua dovrebbe fare eccezione.

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