Una gentile lettrice, con una cortese lettera, desidera
sapere se in lingua esiste il termine "cremosità". Il sostantivo in
oggetto - per quanto ne sappiamo - non è attestato nei vocabolari dell'uso, ma
ciò non significa che non possa esistere, e infatti... esiste ed è immortalato
in numerose pubblicazioni. È un nome deaggettivale, vale a dire derivato da un
aggettivo (cremoso) con l'aggiunta del suffisso "-ità"
("-ietà").
***
Un altro lettore è rimasto basito - come usa dire - davanti a
un titolo di un giornale che recitava: «Abbiamo assistito a un gran spettacolo
di acrobazia». "Gran spettacolo"?
si domanda il lettore. Ma si può fare il troncamento davanti a un sostantivo
che comincia con la S impura? Si sa come la pensiamo sull'uso della lingua
degli operatori dell'informazione, ma in questo caso (anche se inconsciamente)
il titolista non ha commesso alcuno strafalcione. Contrariamente a quanto
stabiliscono le "leggi" grammaticali l'aggettivo "grande"
può subire il troncamento anche
davanti a una S impura (e a una Z) al fine di ottenere un'espressione familiare
e piú efficace. Ciò soprattutto quando l'aggettivo in questione è preceduto
dagli articoli indeterminativi: Filippo è proprio un gran scansafatiche; Mariella è una gran scostumata; il cane gli ha dato una gran zampata.
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