venerdì 6 aprile 2018

La cremosità


Una gentile lettrice, con una cortese lettera, desidera sapere se in lingua esiste il termine "cremosità". Il sostantivo in oggetto - per quanto ne sappiamo - non è attestato nei vocabolari dell'uso, ma ciò non significa che non possa esistere, e infatti... esiste ed è immortalato in numerose pubblicazioni. È un nome deaggettivale, vale a dire derivato da un aggettivo (cremoso) con l'aggiunta del suffisso "-ità" ("-ietà").

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Un altro lettore è rimasto basito - come usa dire - davanti a un titolo di un giornale che recitava: «Abbiamo assistito a un gran spettacolo di acrobazia».  "Gran spettacolo"? si domanda il lettore. Ma si può fare il troncamento davanti a un sostantivo che comincia con la S impura? Si sa come la pensiamo sull'uso della lingua degli operatori dell'informazione, ma in questo caso (anche se inconsciamente) il titolista non ha commesso alcuno strafalcione. Contrariamente a quanto stabiliscono le "leggi" grammaticali l'aggettivo "grande" può subire il troncamento  anche davanti  a una S impura (e a una Z)  al fine di ottenere un'espressione familiare e piú efficace. Ciò soprattutto quando l'aggettivo in questione è preceduto dagli articoli indeterminativi: Filippo è proprio un gran scansafatiche; Mariella è una gran scostumata; il cane gli ha dato una gran zampata.

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