Ecco un altro nome composto, segnaposto (cioè quella «targhetta o altro oggetto con scritto il
nome della persona cui è riservato un posto a sedere»), sul cui plurale i vari
vocabolari non concordano: per alcuni è invariabile, per altri variabile, per
altri ancora variabile o invariabile. Come regolarsi? Semplice, a nostro modo
di vedere. Basta seguire la regola
grammaticale secondo la quale i sostantivi composti di un verbo (segnare) e di
un sostantivo maschile singolare (posto) si pluralizzano normalmente: il
segnaposto / i segnaposti.
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La lingua "biforcuta" della stampa
Campidoglio,
onorificenze ai sopravvissuti del rastrellamento del Quadraro
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Forse è il caso di "ricordare" ai titolisti del
giornale in rete che si sopravvive "a" (qualcosa), non "di" (qualcosa). Dal Treccani in linea:
sopravvissuto agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di sopravvivere]. –
Che o chi si è salvato da un disastro e sim.: il patrimonio sarà diviso fra
tutti gli eredi s.; elenco dei passeggeri s. al disastro aereo; i s. alla
strage, all’attentato; s’immaginava con raccapriccio il suo cadavere sformato,
immobile, in balìa del più vile sopravvissuto (Manzoni); in senso fig., persona
di mentalità sorpassata, che mostra di avere idee e comportamenti da tempo
superati: certi critici musicali sono ormai dei s.; fra i giovani mi sento un
s.; era un s., ancorato a una realtà che era stata disfatta da decenni (Carlo
Sgorlon).
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La prestigiosa
Accademia della Crusca "striglia" il MIUR: nei documenti privilegia
l'inglese a discapito della lingua italiana.
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