giovedì 12 aprile 2018

Quattro alternative

Quattro alternative per la formazione del governo.

Cosí titolava un quotidiano in rete. Le "quattro alternative" gridano vendetta al cospetto della grammatica italiana e di coloro che amano il bel parlare e il bello scrivere. Nella lingua di Dante le "quattro alternative" vanno sostituite con  "quattro possibilità" perché l'alternativa, lo dice la stessa parola, viene dal latino "alternus", che significa "il ripetersi, a turno, di due cose", "possibilità di scelta fra due soluzioni" (non quattro o venti). Sull'uso corretto di alternativa riproponiamo un nostro vecchio intervento.

Non hai altre alternative. Frasi simili le leggiamo (e ascoltiamo) quotidianamente sulla stampa ma non sono “esatte”, anzi… “corrette”. I grammatici raccomandano il fatto che per “alternativa” deve intendersi una scelta, o meglio una possibilità di scelta fra due termini, non come una delle soluzioni che la scelta stessa concede. La frase, per esempio, l’alternativa è “combattere o morire” è correttissima perché abbiamo, per l’appunto, la possibilità di scegliere fra due soluzioni, possiamo cioè scegliere fra il combattere o il morire. Nella frase, invece, “non ha altra alternativa che morire”, il discorso non regge perché non c’è possibilità di scelta. Nei casi dubbi alcuni autorevoli grammatici consigliano di sostituire alternativa con “dilemma” (una specie di prova del nove, insomma): se il discorso “fila” – ha, cioè, un senso – l’uso di alternativa è corretto. Nel primo esempio… per esempio, “l’alternativa è combattere o morire” si può sostituire benissimo alternativa con “dilemma” e dire “il dilemma è combattere o morire”; il discorso “fila”, quindi l’uso di alternativa è correttissimo. Nel secondo esempio, invece, non si può dire, perché non “fila”, “non ha altro dilemma che morire”; l’uso di alternativa è, per tanto, errato. L’alternativa, inoltre, è sempre una (e soltanto una): questo o quello. Non si può dire, quindi, c’è un’altra alternativa o ci sono due (o più alternative). La stampa è incurante di queste “norme” e fa un uso improprio, per non dire scorretto, di alternativa. Ma anche alcuni vocabolari non sono da meno. Lo Zingarelli registra: non avere altra alternativa; gli resta una sola alternativa. Proviamo a sostituire alternativa con dilemma e vediamo che… “i conti non tornano”; l’uso di alternativa è errato. Il vocabolario Sandron riporta: la sola alternativa che ci resta è la resa; avverte, però, che l’uso è improprio.
Tornando al titolo in oggetto proviamo a sostituire alternativa con dilemma: Quattro dilemmi per la formazione del governo. Vi "suona"?...

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