Forse ci ripetiamo - e nel caso chiediamo scusa
"preventivamente" - ma
vogliamo parlare di un neologismo che ci è venuto alla mente quando siamo stati
interrotti nella nostra conversazione con un amico dal trillo del telefono
portatile - il "cellulare" - che questi porta sempre con sé. Se
apriamo un qualsivoglia vocabolario alla voce o lemma "cellulare"
possiamo leggere: "furgone per il trasporto dei detenuti". D'accordo,
cellulare significa anche "che riguarda la cellula o le cellule"; il
nome, però, non ci sembra appropriato e proponiamo ai lessicografi di mettere a
lemma, nei vocabolari, "trillino": Giovanni, prendi appuntamento
attraverso il trillino. Comunemente il cellulare è chiamato anche
"telefonino", vocabolo composto di cinque sillabe;
"trillino", invece, è piú breve (tre sillabe) e piú... onomatopeico.
Qualcuno obietterà che il termine proposto non è un neologismo essendo il diminutivo
di trillo (voce già attestata nei vocabolari) e, per tanto, abbiamo scoperto
l'acqua calda. Non è cosí. E vediamo subito il perché. In linguistica sono
chiamate neologismi anche parole da tempo in uso ma... usate con un nuovo
significato come, per esempio, "austerità" per indicare una
limitazione delle spese e dei consumi. I termini in uso da tempo, ma impiegati
con un significato diverso da quello originario sono chiamati "neologismi
semantici". Trillino, dunque, a nostro avviso, ha tutti i requisiti
previsti dalla "legge linguistica" per indicare quell'aggeggio - oggi
tanto "di moda" - che se chiamato cellulare richiama alla mente le
cariche delle forze dell'ordine durante i cosí detti anni di piombo. Quando
uscite di casa, quindi, non prendete il... cellulare per i vostri affari,
sibbene il "trillino".
***
La parola proposta da "riesumare" è: lacerío. Sostantivo maschile, vale
rimbombo, suono assordante e simili. È un deverbale, tratto da lacerare, sulla
falsariga di "mormorio", da mormorare.
4 commenti:
Cellulare non è un neologismo semantico?
No, perché cellulare è attestato nei vocabolari "anche" con l'accezione di "telefono portatile". È, per tanto, una parola polisemica (ha piú significati).
Se c'è già una parola polisemica a che serve un neologismo semantico?
Caro anonimo,
serve, serve...
Serve a evitare - come riportato nell'intervento - di chiamare "cellulare" (che, ripeto, richiama alla mente il furgone per il trasporto dei detenuti) il telefono portatile. Lei continui, se le piace, a chiamarlo cellulare sul quale non metterà mai piede perché non è un reato indicare un oggetto con un nome - a mio avviso - non particolarmente appropriato.
FR
Posta un commento