Questa locuzione di uso raro - probabilmente sconosciuta ai
piú - si adopera quando si vuol mettere in particolare evidenza il fatto di
essere in possesso di una cosa rarissima, praticamente introvabile e, sempre in
senso figurato, si definisce "latte di gallina" un cibo o una bevanda
squisita e molto rara. Il modo di dire era già in uso nel mondo classico; lo si
trova, infatti, in Aristofane che definisce latte di gallina (c'era anche la
variante "latte di pavone) una cosa molto ambita, rara e preziosissima. Da
questa espressione è nata - per la cronaca - una bevanda simile allo zabaione,
composta di latte, uova e zucchero - chiamata, appunto, "latte di
gallina" - cui si può aggiungere
dell'acquavite o del vino secco. Ma non è finita. Hanno lo stesso nome una
diffusa pianta selvatica della famiglia delle Gigliacee, con fiori bianchi
disposti a ombrello, e un ottimo decotto di crusca.
***
La parola che segnaliamo all'attenzione dei lettori è: agazzare. Voce verbale, non attestata
nei vocabolari dell'uso, che sta per
"gioire", "manifestare gioia" e simili. Il vocabolario degli accademici della Crusca non concorda con il TLIO e dà tutt'altro significato al verbo in questione: stizzirsi. A chi dare credito?
2 commenti:
Caro dottor Raso,
incuriosita dal verbo "agazzare", mi sono sbizzarrita a cercare questo vocabolo in Internet e, cercando cercando, ho trovato il "Dittionario toscano compilato dal signor Adriano Politi, gentlhuomo senese".
"Gentilhuomo": le assicuro che non è un refuso.
Nelle tre edizioni disponibili (1615 - 1628 - 1655) sono riportate la voce "aggazzare" e la relativa definizione: "ardentemente stizzirsi".
Sebbene alcuni vocabolari etimologici - due dei quali sono bilingui - attribuiscano l'origine del verbo all'antico germanico "agaza", "gazza", poiché sembrerebbe che questo uccello sia piuttosto ribelle e propenso a 'inalberarsi', l'etimo proposto non mi convince.
Le domando, dunque: considera bislacca l'ipotesi che "aggazzare" o "agazzare" derivino dal sostantivo "gazzarra", il cui percorso semantico parrebbe più bizzarro della mia fantasia?
Cordiali saluti
Ines Desideri
Gentilissima Ines,
sotto il profilo etimologico è più "credibile" l'origine germanica: "agazza" + il suffisso "-are". La lingua, però, non sempre segue una logica, quindi (e molti vocaboli lo dimostrano) l'ipotesi che il verbo possa derivare da "gazzarra" non è da ritenere - a mio avviso - peregrina.
Cordialmente
FR
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