venerdì 1 aprile 2016

Perché "dessi" e non "dassi"?

Cortese dott. Raso,
seguo con vivo interesse - e quasi quotidianamente - le sue "noterelle" sul buon uso della lingua italiana. A questo proposito avrei un quesito da porle. Come si sa, il verbo dare è irregolare perché in alcuni modi si discosta dalla coniugazione regolare dei verbi della prima coniugazione, come amare, per esempio. Il congiuntivo imperfetto, infatti, è che io dessi, mentre quello di amare o lodare è che io amassi e che io lodassi. Ho cercato il motivo di questa  irregolarità in tutte le grammatiche in mio possesso senza trovare una spiegazione: si limitano a classificare il verbo suddetto tra quelli irregolari. Un motivo ci dovrà pure essere. Può, lei, illuminarmi in merito? Grazie se avrò una risposta.
 Cordiali saluti.
 Clemente P.
Siracusa
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Il motivo di questa "irregolarità" è quanto mai semplice. Il congiuntivo imperfetto italiano proviene da un tempo latino chiamato "piucchepperfetto" , corrispondente al nostro trapassato prossimo. Poiché il piucchepperfetto latino di dare è "dedissem" l'imperfetto congiuntivo italiano sarà "dessi" (non già "dassi"), come l'imperfetto congiuntivo di lodare è "lodassi" essendo il piucchepperfetto latino "laudavissem".

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La parola che proponiamo oggi è ripresa dal Treccani. Si tratta di un aggettivo, forse, poco conosciuto: basculante. Si veda anche qui.

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