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La parola proposta da questo portale: senodochio. Sostantivo maschile. Nei tempi andati designava un
albergo gratuito per i forestieri.lunedì 4 aprile 2016
Dare e prendere
Molto spesso adoperiamo i verbi dare e prendere "di getto", senza renderci conto del
fatto che nella maggior parte dei casi ci sono altri verbi che, per il loro
significato "intrinseco", sono piú appropriati. Dare, dunque, si può
sostituire - secondo i casi - con: porgere, consegnare, fornire, affidare,
pagare, arrecare, produrre, concedere, assegnare. Gli esempi che seguono
faranno chiarezza in merito. Porgimi la scodella (non dammi); abbiamo
consegnato la ricevuta (non dato); il vigile ci ha fornito (non dato) tutte le
indicazioni richieste; mi hanno affidato (non dato) un incarico di grande
prestigio; ho pagato (non dato) 35 euro per questa sciocchezza; le tue parole
insulse mi arrecano (non danno) noia; il capufficio mi ha concesso (non dato)
il permesso richiesto; queste viti producono (non danno) pochissimo vino. In
tutti questi esempi il verbo dare è stato sostituito con un altro di
significato affine ma piú appropriato alla bisogna. Non vi sembra, quindi, che
il concetto espresso da questi verbi sia
piú "aderente" al concetto che si intende esprimere? Lo stesso
discorso per quanto attiene a prendere, verbo "opposto" a dare. In
luogo di prendere si possono adoperare (anzi è piú "sciccoso") verbi
che per il loro significato intrinseco specificano, di volta in volta, la "particolarità".
Anche in questo caso, gli esempi faranno maggiore chiarezza. Giovanni
percepisce (non prende) la minima pensione; mentre facevo la fila allo
sportello mi hanno rubato (non preso) il portafogli; berrei (non prenderei)
volentieri un bicchiere di birra; da lontano ti avevo scambiato (non preso) per
Pasquale: la città è stata occupata (non presa) dopo una lunga battaglia. Forse
sono solo pedanterie linguistiche, se ci riflettete bene, però...
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