Scrive F. R. che, da tempo, tiene un seguìto Blog su
fatti di lingua: invitiamo i lessicografi a prendere nella dovuta
considerazione il termine, da noi proposto, "vanveriere", e metterlo
a lemma nei dizionari. Non esiste, infatti, un vocabolo atto a indicare una
persona che parla a vanvera.
Bè, sì, da vanvera sicuramente non si ha un
*vanveratore. Spostandoci dal campo dei segni a quello dei significati,
esiste un cianciatore – ma semanticamente sembra più tenue
–; sproloquiatore ha le sue brave attestazioni moderne e
contemporanee – anche nel nobel Dario Fo – e, tutto sommato, non dispiacerebbe,
perché, anche se non registrato nei dizionari, è un virtualmente possibile e
naturale nomen agentis, ricavabile senza sforzo da sproloquiare.
Da vaniloquio, molto bello perché, a differenza di vanvera,
è trasparente, abbiamo l’ottimo vaniloquente (attestato dal
1790). Diciamo dunque che il campo onomasiologico riferito a ’colui che
straparla, parla a vanvera, a casaccio, senza costrutto, senza senno’, non è
sterile, né deserto. Diamo però per certo che vanveriere è
creazione arguta e ben formata. Il suffisso -iere è radicato ed
efficace nella nostra lingua. Un’assonanza per contrasto rimanda a vivandiere,
evocando un mondo capovolto in cui v’è chi nutre i suoi simili di parole
inutili e pure, volendo, moleste (ma sarebbe tanto capovolto, questo mondo?
Secondo F. R. no, saremmo proprio nella viva normalità del nostro mondo
all’impiedi).Notiamo, in margine, che il GRADIT accoglie i neologismi verbali vanverare -onomaturgo agli inizi degli anni Ottanta lo scrittore Pier Vittorio Tondelli – e vanvereggiare (datato 1990). Dunque, volendo, si potrebbe promuovere anche l’uso di *vanveratore e *vanvereggiatore, carichi, come vanveriere, di una bella energia espressiva e forti del potente suffisso -tore. Ma chi scrive resta dell’opinione che a decidere saranno l’uso, la quantità e la qualità delle attestazioni. Ogni cosa, anzi, ogni parola, a suo tempo.
Per voi, cacciatrici e cacciatori di parole, è sempre tempo
di inviarci le vostre segnalazioni. Alla prossima puntata e, mi raccomando,
orecchie e occhi sempre aperti.
Silverio Novelli
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