giovedì 16 giugno 2011
Imprecisioni linguistiche
Segnaliamo ai responsabili della “Grammatica in rete”, del sito “Garzantilinguistica”, alcune imprecisioni, per non chiamarle errori, che andrebbero riviste per non confondere le idee ai lettori.
• bagnamo
bagniamo
bagnate
bagniate
Nei verbi con tema uscente in -gn, alla prima persona plurale di indicativo e congiuntivo e alla seconda plurale del congiuntivo, la i della desinenza viene assorbita dal suono gn.
Può essere opportuno mantenerla graficamente per analogia con tutti gli altri indicativi e congiuntivi in -iamo e con i congiuntivi in -iate, ma forme come bagnamo o bagnate non possono comunque essere considerate erronee.
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In buona lingua le forme “bagnamo” (indicativo e congiuntivo) e “bagnate” (congiuntivo) sono da considerare, invece, dei veri e propri errori perché la “i” è parte integrante delle desinenze “-iamo” e “-iate”: noi cantiamo, noi bagniamo, noi sogniamo, che voi cantiate, che voi bagniate, che voi studiate.
• intravedere
intravvedere
Entrambe le forme sono corrette, anche se intravedere è più diffusa.
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Il prefisso “intra-” non è cogeminante, non richiede, cioè, il raddoppiamento della consonante che segue: intravedere. La grafia con una sola “v” è quella corretta.
• accecamento
acciecamento
accecante
acciecante
accecare
acciecare
Benché si tratti di un verbo che deriva dall'aggettivo cieco, la forma accecare è molto più diffusa (e tradizionalmente considerata più corretta) di acciecare; lo stesso vale per i derivati: accecamento, accecante
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L’infinito corretto del verbo è senza la “i” (accecare) perché rispetta la “legge” del dittongo mobile.
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