
Chi non ha mai sofferto del “mal del vedovo”, pur non essendo vedovo (o vedova) scagli, come usa dire, la prima pietra. Tutti abbiamo sofferto o soffriamo, prima o poi, di questo male che, con uso figurato, sta a indicare un dolore (fisico o morale) acutissimo ma, fortunatamente di breve durata, come quello, per esempio, che si prova urtando con un gomito o con un ginocchio contro qualcosa. Questo dolore è paragonato a quello della persona che soffre moltissimo per la morte del coniuge. Il tempo, però, riesce ad affievolire il dolore intenso iniziale. Questo modo di dire - probabilmente poco conosciuto - è di provenienza prettamente popolare.
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