Probabilmente numerosi lettori si imbatteranno per la rima
volta in un termine linguistico non sufficientemente "sviluppato", se
non addirittura ignorato, da molti "sacri testi" di lingua italiana:
il malapropismo (vocabolo non schiettamente italiano). Per il significato del termine diamo la "parola" al
nuovo De Mauro in rete: "ma|la|pro|pì|smos. m.1991; dall’ingl. malapropism,
der. di (Mrs.) Malaprop, nome di un personaggio della commedia
“The Rivals” di R.B. Sheridan (1751–1816)*.
TS ling.
scambio di una parola con un'altra, dal significato molto diverso ma dal suono
simile, che in determinati contesti provoca effetti comici". Altre volte, invece -- aggiungiamo -- oltre
agli effetti comici, il malapropismo è un vero e proprio granciporro (strafalcione). Si presti attenzione, dunque, quando si parla
o si scrive.
Vediamo, piluccando qua e là tra le varie pubblicazioni, alcuni malapropismi (in parentesi il termine corretto). "Quel giovane si è rilevato (rivelato) essere un grande talento"; "Nel corso della conferenza l'oratore è stato preda di numerosi raptus (lapsus)"; "Dopo la partita l'attaccante è stato sottoposto a un esercizio defatigante (defaticante)"; "Tutta la cerimonia si è svolta col bene placido (placito) dei genitori"; "La proposta, prima di essere approvata, ha avuto un'accurata disanima (disamina) da parte di tutti gli astanti"; "La copia che ci hanno dato è deforme (difforme) dall'originale"; "Grazie al relatore (delatore) la polizia ha arrestato quel delinquente"; "Il ragazzo non andava bene a scuola, aveva delle lagune (lacune) in molte discipline"; "Tutti gli arrestati sono stati colti in fragranza (flagranza)"; "L'autore del libro è stato un grande poligrafico (poligrafo)". Ancora. E qui, veramente, ci viene da/di (sic!) ridere: "Gradisca, signor direttore, le mie più fervide esequie" (ovviamente: fervidi ossequi).
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* Qui
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Ecco fresco fresco un malapropismo, o meglio, un orrore linguistico tratto dalla stampa: In Alabama, nel comune di Chelsea, questi sono giorni di lutto. Per la morte prematura del piccolo, i genitori non si danno pace e la comunità è assuefatta dal dolore.
(Le
immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i
diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: faraso@outlook.it)
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