Il vocabolario Treccani in rete fa derivare il lemma
regionale "pizzicagnolo" (salumiere) dal verbo pizzicare perché, si
legge, "vende commestibili piccanti" (che 'pizzicano', ndr). Chi scrive, invece, ritiene che
la voce regionale derivi da "pizzico". E
riportiamo, a sostegno della tesi, proprio ciò che si legge nello stesso vocabolario
alla voce 'pizzico' al punto 2.a. "La quantità di sostanze solide, spec.
in polvere o in pezzetti minuti, che si può prendere tra i polpastrelli del
pollice e dell’indice: un p. di farina, di pepe; alla
minestra va aggiunto ancora un p. di sale (...)". Nei tempi andati, quando le massaie si recavano dal
salumiere erano solite chiedere "un pizzico di questo", "un
pizzico di quest'altro". Con il trascorrere del tempo il
"pizzico" è diventato, con l'aggiunta del suffisso "-agnolo",
pizzicagnolo. Occorre dire, però, per "onestà linguistica", che anche gli altri vocabolari consultati sono sulla stessa lunghezza d'onda del prestigioso Treccani. Chi scrive rimane, comunque, della sua idea anche perché il Tommaseo-Bellini -- se lo abbiamo interpretato correttamente -- alla voce pizzicagnolo sembra essere "dalla nostra parte".
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La lingua "biforcuta" della stampa
Il ministro della Difesa gratis a casa di un imprenditore della cybersicurezza: “Non pago l'affitto perché ci sono lavori”. E posta le foto
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Nonostante le raccomandazioni dell'Accademia della Crusca gli operatori dell'informazione continuano (presuntuosamente) a usare stranierismi, per giunta "bastardi": qui.
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Chiara Ferragni e
pandoro Balocco: la procura di Milano apre un fascicolo conoscitivo (senza
indagati) sul caso dell’iniziativa benefica sanzionata dall’Antitrust
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C'è sempre da imparare, è proprio vero, soprattutto dai
media. Abbiamo appreso, infatti, che un fascicolo può essere
"conoscitivo". Per saperne di più abbiamo "interrogato" Il
Nuovo De Mauro in linea alla voce fascicolo, di "conoscitivo" neanche
l'ombra: fa|scì|co|los.m.av. 1498 nell'accez. 2; dal lat. fascĭcŭlu(m), dim. di
fascis "fascio"; nell'accez. 1 cfr. fr. fascicule.
AU
1. piccolo libro od opuscolo di poche pagine | ogni
singolo numero di una pubblicazione periodica o di un’opera edita in dispense
successive: possedere tutti i fascicoli di una rivista (abbr.
fasc.)
2a. fascio di carte o documenti d’ufficio relativi a un medesimo
argomento, pratica o procedura: fascicolo personale, che raccoglie
la documentazione relativa a una persona (abbr. fasc.)
2b. TS dir. l’incartamento degli atti di un processo
3. TS codicol. nei manoscritti medievali e moderni, insieme di
due o più fogli inseriti l’uno nell’altro | TS legat. non com.
=> sedicesimo
4. TS anat. fascio di fibre muscolari o nervose di piccole
dimensioni
Polirematiche
fascicolo sanitario elettronico
loc.s.m.
2012
TS ammin.
cartella elettronica, adottata da alcune regioni italiane e accessibile
attraverso un'area riservata online, che raccoglie la documentazione sanitaria
del singolo cittadino, prodotta da strutture del sistema sanitario nazionale o
convenzionate, in modo da offrire un archivio unitario della storia clinica
individuale
(Le
immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i
diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: faraso1@outlook.it)
2 commenti:
Caso Ferragni: "fascicolo conoscitivo" risulta poco usato. Molto più frequente è "indagine conoscitiva". Credo che sia il contrario di "indagine ignorativa".
Indagine conoscitiva, anche se di uso corrente, è una grossa "sciocchezza linguistica" perché l'indagine si fa, appunto, per... conoscere. Non c'è alcun bisogno, quindi, di aggiungere conoscitiva.
FR
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