lunedì 18 dicembre 2023

Il pizzicagnolo



I
l vocabolario Treccani in rete fa derivare il lemma regionale "pizzicagnolo" (salumiere) dal verbo pizzicare perché, si legge, "vende commestibili piccanti" (che 'pizzicano', ndr). Chi scrive, invece, ritiene che la voce regionale derivi da "pizzico". E riportiamo, a sostegno della tesi, proprio ciò che si legge nello stesso vocabolario alla voce 'pizzico' al punto 2.a. "La quantità di sostanze solide, spec. in polvere o in pezzetti minuti, che si può prendere tra i polpastrelli del pollice e dell’indice: un p. di farina, di pepealla minestra va aggiunto ancora un p. di sale (...)". Nei tempi andati, quando le massaie si recavano dal salumiere erano solite chiedere "un pizzico di questo", "un pizzico di quest'altro". Con il trascorrere del tempo il "pizzico" è diventato, con l'aggiunta del suffisso "-agnolo", pizzicagnolo. Occorre dire, però, per "onestà linguistica", che anche gli altri vocabolari consultati sono sulla stessa lunghezza d'onda del prestigioso Treccani. Chi scrive rimane, comunque, della sua idea anche perché il Tommaseo-Bellini -- se lo abbiamo interpretato correttamente -- alla voce pizzicagnolo sembra essere "dalla nostra parte".


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La lingua "biforcuta" della stampa

Il ministro della Difesa gratis a casa di un imprenditore della cybersicurezza: “Non pago l'affitto perché ci sono lavori”. E posta le foto

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Nonostante le raccomandazioni  dell'Accademia della Crusca gli operatori dell'informazione continuano (presuntuosamente) a usare stranierismi, per giunta "bastardi": qui.

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Chiara Ferragni e pandoro Balocco: la procura di Milano apre un fascicolo conoscitivo (senza indagati) sul caso dell’iniziativa benefica sanzionata dall’Antitrust

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C'è sempre da imparare, è proprio vero, soprattutto dai media. Abbiamo appreso, infatti, che un fascicolo può essere "conoscitivo". Per saperne di più abbiamo "interrogato" Il Nuovo De Mauro in linea alla voce fascicolo, di "conoscitivo" neanche l'ombra: fa|scì|co|los.m.av. 1498 nell'accez. 2; dal lat. fascĭcŭlu(m), dim. di fascis "fascio"; nell'accez. 1 cfr. fr. fascicule.

AU
1. piccolo libro od opuscolo di poche pagine | ogni singolo numero di una pubblicazione periodica o di un’opera edita in dispense successive: possedere tutti i fascicoli di una rivista (abbr. fasc.)
2a. fascio di carte o documenti d’ufficio relativi a un medesimo argomento, pratica o procedura: fascicolo personale, che raccoglie la documentazione relativa a una persona (abbr. fasc.)
2b. TS dir. l’incartamento degli atti di un processo
3. TS codicol. nei manoscritti medievali e moderni, insieme di due o più fogli inseriti l’uno nell’altro | TS legat. non com. => sedicesimo
4. TS anat. fascio di fibre muscolari o nervose di piccole dimensioni


Polirematiche

fascicolo sanitario elettronico
loc.s.m.
2012
TS ammin.
cartella elettronica, adottata da alcune regioni italiane e accessibile attraverso un'area riservata online, che raccoglie la documentazione sanitaria del singolo cittadino, prodotta da strutture del sistema sanitario nazionale o convenzionate, in modo da offrire un archivio unitario della storia clinica individuale


 

 

(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: faraso1@outlook.it)

2 commenti:

falcone42 ha detto...

Caso Ferragni: "fascicolo conoscitivo" risulta poco usato. Molto più frequente è "indagine conoscitiva". Credo che sia il contrario di "indagine ignorativa".

Fausto Raso ha detto...

Indagine conoscitiva, anche se di uso corrente, è una grossa "sciocchezza linguistica" perché l'indagine si fa, appunto, per... conoscere. Non c'è alcun bisogno, quindi, di aggiungere conoscitiva.
FR