lunedì 11 luglio 2022

La stampa e le autodemolizioni

 


I notiziari radiotelevisivi e i quotidiani che abbiamo avuto modo di "sbirciare" dicevano e scrivevano, all'unisono, a proposito dell'incendio sviluppatosi nel quadrante est di Roma, che la scintilla è partita da alcuni autodemolitori che si trovano sulla via Palmiro Togliatti. Ci spiace ma, ancora una volta, dobbiamo censurare la "lingua" degli operatori dell'informazione i quali ─ come abbiamo piú volte ribadito ─ oltre a informare debbono dispensare l'idioma corretto.
  E l'idioma corretto "individua" nel sostantivo autodemolitore la persona addetta all'autodemolizione che è l'officina in cui si svolgono le operazioni di demolizione delle automobili. La scintilla è partita, quindi, dalle autodemolizioni non dagli autodemolitori (cioè dalle persone). Alcuni "massinformisti" (operatori dell'informazione) probabilmente presi dal dubbio sulla correttezza di autodemolitori hanno scritto sfasciacarrozze: le fiamme sono partite dall'interno di alcuni sfasciacarrozze. Non cambia nulla, l' "orrore" resta perché sfasciacarrozze è sinonimo di autodemolitore.

Ieri un giornale titolava: Incendio a Roma, bruciano gli autodemolitori: esplosioni al parco di Centocelle. Il fumo visibile dal Circo Massimo. Avevamo commentato: speriamo che gli autodemolitori non siano in gravi condizioni.

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Sembra incredibile: molte persone ritengono i verbi “simulare” e “emulare” l’uno sinonimo dell’altro (e, quindi,  aventi lo stesso significato). 

  Questa “convinzione”, probabilmente, è dovuta al fatto che i due verbi contengono la medesima terminazione: “-mulare”. No, i verbi in oggetto hanno in comune solo la provenienza latina. Il primo è pari pari il latino “simulare”, è un verbo deaggetivale,  tratto da “similis” (simile) e vale, propriamente, “rendere, fare simile”. Simulare qualcosa significa, quindi, “far sembrare reale, vero ciò che in realtà non è”: Giovanni ha simulato un incidente stradale per truffare l’assicurazione. 


   Il secondo, sempre di provenienza latina, è tratto da “aemulus”  (seguace, imitatore, competitore), significa, per tanto, “imitare, uguagliare una persona o qualcosa”: il piccolo Pietro emulava gli eroi dei cartoni animati.



(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi: saranno prontamente rimosse)


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