martedì 26 luglio 2022

Il nostro vocabolario e il viaggio del Papa


 Riceviamo e pubblichiamo

Mi permetto di fare una riflessione su certi insegnamenti che il viaggio del Papa potrebbe apportare al vocabolario degli italiani.

 

Il viaggio del Papa in Canada potrebbe essere l’occasione per capire che certe parole non hanno ovunque un identico significato. Tra queste il termine “sovranismo”, esecrato nello Stivale.

I nativi canadesi sono “sovranisti”, e invocano i trattati di pace con la Corona britannica che stabilivano i limiti dei territori occupati dagli europei e garantivano la sovranità indigena sul resto. Ma la loro tragedia è irrevocabile: hanno perso la “sovranità”. Neppure “nazione”, “nazionalismo”, “nazionalista” hanno in Canada il senso che hanno in Italia. Non lo hanno per le “Prime Nazioni”, come si autoproclamano orgogliosamente gli aborigeni. Non lo hanno per i franco-quebecchesi che, separatisti o no, si considerano in maggioranza “nazionalisti”. E non lo hanno per gli immigrati, contenti di provare sentimenti patriottici nei confronti del Canada.  Il nazionalismo si confà a tutti i canadesi nei confronti degli americani. Infatti, nel paese della foglia d’acero si proclama senza cessa la diversità rispetto agli americani, di cui si enumerano i difetti: amanti delle armi, arroganti, poco sensibili ai bisogni dei meno abbienti (vedi  la mancanza di una protezione sanitaria universale), ecc.

L’ex primo ministro canadese Stephen Harper ha parlato (14-05-2018) molto chiaramente su questo tema (scottante per gli italiani): “Per me, essere un nazionalista – non parlo di nativista o xenofobo – ma essere nazionalista è qualcosa che io mi aspetto da ogni leader. Se tu non ami il tuo Paese, se non hai profonde radici in esso, se non ami il suo popolo, se non ami le cose che lo riguardano, perché allora ne sei il leader?”

Spero adesso che in Italia gli amanti del diverso non lo dichiarino “persona non grata”. Li vedo infatti sbiancare in volto e annaspare in cerca del vocabolario di casa. Per i rigorosi standard linguistico-morali degli italiani, il Canada infatti – nonostante il suo Multiculturalismo – appare  un paese disinvoltamente “populista”, “sovranista”… Insomma “fascista".

 Claudio Antonelli (Canada)


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La lingua "biforcuta" della stampa

 ESTERI

 Canada: spari vicino Vancouver, diversi feriti. La polizia ferma l’aggressore

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Correttamente: vicino a.  Qui.

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CRONACA

Firenze, omicidio all'Olmatello: quarantenne accoltellato in casa. Si cerca un donna

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Ancora una prova: i redattori titolisti non rileggono ciò che scrivono, e se rileggono...




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