Forse non tutti sanno che le voci "bevettero" e "beverono" sono corrette al pari di quella più comunemente adoperata (e irregolare) "bevvero". La desinenza della terza persona plurale del passato remoto dei verbi in "-ere", quelli della seconda coniugazione, è tanto "-ettero", quanto "-erono". La terza persona plurale del passato remoto del verbo regolare "credere" può essere, infatti, "crederono" e "credettero". La voce irregolare "bevvero" si ha per analogia con la prima persona singolare - sempre irregolare - del passato remoto "bevvi". Beverono e bevettero, insomma, sono forme corrette e regolari (dall'italiano antico "bevere" e questo dal latino "bibere"); "bevvero" è forma corretta ma irregolare. Dimenticavamo. Sono corrette anche le forme io bevei / bevetti / bevvi; egli bevé / bevette / bevve. Amici, adoperate la forma che piú vi aggrada: nessun linguista, anche se "d'assalto", potrà tacciarvi di ignoranza.
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La parola proposta da questo
portale e non a lemma nei vocabolari dell'uso: affatappiato. Aggettivo deverbale che vale stupido, stordito,
ammaliato e simili. Si veda anche qui.
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