Alcune persone – anche quelle la cui “cultura
linguistica” è insospettabile – fanno seguire il verbo arricchire dalla
preposizione “da”: È un bel libro arricchito da pregevoli
fotografie. È un uso improprio, anzi errato e in buona lingua italiana è da evitare.
Il verbo in questione quando significa “aumentare”, “incrementare”,
“migliorare” e simili si costruisce con le preposizioni “di” o
“con”: il libro è arricchito di /con pregevoli fotografie. Vediamo cosa dice, in proposito, il
“Treccani” in linea: arricchire* [der. di ricco, col
pref. a-¹] (io arricchisco, tu arricchisci,
ecc.). - ¦ v. tr. 1. Far diventar ricco: a. la propria
famiglia; a. l'erario. 2. (estens.) Rendere
più ricco, accrescere con aggiunte, anche con le prep. con, di del
secondo arg.: a. la biblioteca con (o di) nuovi
libri; a. le proprie cognizioni. 3. (industr.)
Aumentare la proporzione di un elemento o di un composto che è già presente in
una soluzione, in una miscela, ecc. ¦ v. intr. (aus. essere)
e arricchirsi v. rifl. Diventare ricco, anche con la prep. con: a.
a danno dei poveri; s'è arricchito col commercio. ¦ v. intr.
pron. Diventare più ricco di qualcosa, con la prep. di o
assol.: la lingua si arricchisce continuamente(di nuovi vocaboli).
? Part. pass. arricchito, anche agg. e s. m. (v.). È lo stesso caso, insomma, del verbo corredare che
si costruisce con la preposizione “di”: il libro è corredato di belle
fotografie e di un’interessante biografia dell’autore.
* È interessante, in proposito, notare che fino agli
inizi del secolo scorso era in uso la variante parasintetica arriccare. Si veda qui e qui.
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