Cortese dr Raso,
mi sono imbattuto sul suo sito per caso,
trovo le sue “noterelle” sul buon uso della lingua italiana veramente
interessanti: lo visiterò spesso. Approfitto della sua squisita disponibilità
per chiederle di sciogliermi un dubbio che mi assilla da tempo: qual è il
plurale della parola composta “aula
magna”? Ho consultato numerosi vocabolari ma non ho trovato una risposta. Lei è
la mia ultima speranza. Grazie in anticipo se vorrà accontentarmi.
Cordialmente
Stefano G.
Pordenone
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Gentile Stefano,
la risposta è semplicissima: aule magne. Non si tratta di una parola composta,
ma di un sostantivo (aula) e di un aggettivo (magna) “indipendenti” e nella
forma plurale mutano entrambi. Probabilmente lo ha portato “fuori strada”
l’aggettivo ‘magna’ che, come sa, significa “grande”. Il plurale di “aula
grande” non è ‘aule grandi’? Da aula magna (grande) abbiamo, per tanto, il
normalissimo plurale “aule magne”.
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La parola
proposta da questo portale e ripresa dal vocabolario De Mauro: eccecazione. Sostantivo femminile,
sinonimo di accecamento. In senso figurato "improvvisa cecità di
mente". Si veda anche qui.
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Per la serie
la "lingua biforcuta" della stampa
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La forma
corretta è "neodeputati". Quando leggeremo anche
"neo-nati"? Vediamo come si costruisce "neo" dando la
"parola" al vocabolario Treccani: nèo- [dal gr. νεο-, forma che assume in composizione l’agg. νεός «nuovo,
recente»]. – 1.Primo elemento di parole
composte, derivate dal greco o formate modernamente (anche nella terminologia
lat. scient.), nelle quali ha il sign. di «nuovo, moderno, recente». In
partic.: a. Con riferimento a persona che si trovi da poco
tempo in una determinata situazione: neonato, neofita, neoeletto (e
analogam. neodottore, neosenatore e
altri, che non si è ritenuto necessario, per la loro stessa trasparenza,
registrare nel rispettivo luogo alfabetico) [...]. Il titolo
della pagina interna è cambiato e corretto.
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