lunedì 11 aprile 2016

Laziale e laziese

Ciò che ci accingiamo a scrivere non troverà il "consenso" di qualche linguista o lessicografo qualora si imbattesse  in questo sito. Siamo convinti, tuttavia, della bontà della nostra tesi. Intendiamo parlare del significato di "laziale". Con questo termine si intende, oggi, e l'abitante del Lazio e il tifoso  o l'appartenente all'omonima squadra di calcio. Per non creare ambiguità sarebbe meglio - a nostro avviso -  riservare "laziale" all'appartenente e al tifoso della squadra di calcio. Il suffisso "-ale", infatti, è tipico dei termini che indicano uno stato, una condizione, un'appartenenza: viale, finale, spaziale, stradale, laziale. E chiamare "laziese" l'abitante del Lazio. Il suffisso "-ese" designa un'appartenenza specificamente geografica (città, regioni, nazioni): milanese, piemontese, olandese. Non ci sembra, dunque, una proposta linguisticamente "oscena" chiamare "laziesi" gli abitanti del Lazio.

2 commenti:

Massimo Bianchi ha detto...

Carissimo (si fa per dire!), come spero tu sappia esistono anche i NEOLOGISMI e tra questi ce n'è uno, ormai DIFFUSISSIMO, che presto verrà accettato anche dall'Accademia della Crusca ed è "LAZIESE", termine dispregiativo per indicare i tifosi della Formellese più che gli abitanti del Lazio! Non ti rimane che prenderne atto!

Fausto Raso ha detto...

Non TI RIMANE che prenderne atto!

Non mi sembra di aver mangiato assieme - qualche volta - "pasta e facioli"!!!!