biẓẓèffe / bidˈdzɛffe/
[arabo dial. bizzēf ‘molto’ ☼ av. 1494]
vc.
● solo nella loc. avv. a bizzeffe, in grande quantità, in grande abbondanza: avere quattrini a bizzeffe; a primavera, fiori a bizzeffe, e, a suo tempo, noci a bizzeffe (A. Manzoni). Il linguista Ottorino Pianigiani, nel suo "Dizionario", propone altre "provenienze etimologiche". Vediamole. Si veda anche qui (Il "Malmantile racquistato").
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Due parole sui verbi:
Espletare – verbo da lasciare al linguaggio burocratico; diremo, correttamente, adempiere, finire e simili.
Evadere – si evade dal carcere, non una pratica o una corrispondenza per le quali useremo i verbi sbrigare, chiudere e simili.
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Ancora una perla della stampa. Un quotidiano in rete titolava:
L'omicidio dopo una lite. L'uomo è stato fermato
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Se lo
strangola lo uccide, non vi pare?
17 commenti:
Nell'articolo da lei menzionato non compare ovvietà che si legge qui.
Caro Anonimo,
mi perdoni, probabilmente sarò "rincitrullito", ma non capisco il senso del suo commento. Se potesse essere più chiaro...
Grazie
FR
Il titolo da lei menzionato non corrisponde a quello che appare cliccando sul link. Spero di essere stato chiaro adesso.
Sia Ottorino Pianigiani sia il Malmantile trattano il termine "bizzeffe", a prescindere dal titolo (che potrebbe essere anche "Dare a bizzeffe", "Avere a bizzeffe", "Concedere a bizzeffe", "Ottenere a bizzeffe" ecc.).
C'È stato un equivoco. Io faccio riferimento all'articolo del quotidiano (il padre che strangola il figlio). Il titolo che lei riporta non corrisponde al titolo che appare cliccando sul link che lei ha dato.
Sí, ha ragione. Il motivo sta nel fatto che il titolo che riporto io si trova nella prima pagina del giornale in rete cliccando sulla quale si è aperto un "link" a una pagina interna che riporta la notizia con un titolo diverso.
UN UOMO HA UCCISO IL PROPRIO FIGLIO, STRANGOLANDOLO, si legge nell'articolo ed è ben diverso da quel che lei menziona.
Potrebbe segnalare il link che consente di accedere alla frase qui incriminata, per cortesia?
Sinceramente non comprendo l' "utilità" della sua richiesta. Non sono in grado, comunque, di segnalarle il link richiesto. Le posso dire che il titolo da me menzionato faceva bella mostra di sé nella prima pagina dell'edizione napoletana del quotidiano la Repubblica in rete del 5 aprile scorso.
Direi che questo anonimo ha già rotto abbastanza le scatole e mi meraviglio di lei, dott. Raso, che continua a rispondergli.
Va bene essere cortesi, ma fino a un certo punto...
Cordialità e grazie del suo incessante lavoro.
Otto
Grazie a lei, gentile Otto.
FR
Otto, chiunque lei sia..., sappia che è un gran maleducato.
Sul quotidiano La Repubblica in rete del 5/4 NON compare il titolo menzionato.
LA ROTTURA DI SCATOLE finisce qui. Mi sbalordisce che in un blog moderato si lascino passare commenti di siffatta specie.
Carissimo anonimo, ho lasciato passare "commenti di siffatta specie" perché tutti hanno il diritto di esprimere le proprie idee purché non scadano nella volgarità e non offendano gli altri.
Quanto al titolo menzionato si trova (trovava?) nella prima pagina della "Repubblica.it" ma nell'edizione, RIPETO, di Napoli.
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2016/04/05/news/pianura_padre_uccide_il_figlio_dopo_una_lite-136994016/
RIPETO: la forma che lei ha segnalato non è mai esistita. Questa (veda il link) è l'unica che sia stata pubblicata, DALL'INIZIO.
Caro anonimo,
perché continua "imperterrito" a mettere in dubbio la mia parola? La forma da me segnalata è esistita. Gliela faccio "vedere", anche se non è quella del quotidiano cui mi riferivo: strangola il figlio e lo uccide .
Lei si contraddice in continuazione. Chiudo qui.
Non chiuda, non chiuda, troppo comodo! Mi dica dove mi sono contraddetto.
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