Due parole
sull’uso corretto di “cospicuo”. Ci affidiamo alla… parola di Aldo Gabrielli. «(Cospicuo) ha un suo significato preciso, che
è quello di “insigne”, “illustre”, “rinomato”, “egregio” e simili, sempre
riferito a valori morali (“una
intelligenza cospicua”, “un signore dei piú cospicui”, “una parentela cospicua”).
Deriva infatti dal latino “conspicuus”, visibile, e poi, figuratamente
segnalato, insigne (dal verbo “conspicere”, vedere). Ora invece si usa dai piú
nel significato materiale di “ricco”, “grosso”, “abbondante”, “copioso”, “esorbitante”,
“numeroso”, “pingue” e simili. E si sente dire: “Il tale ha un patrimonio
cospicuo”; “Egli mi ha lasciato una cospicua somma”. È mal detto, si dirà
invece: “un ricco, un pingue patrimonio, una grossa, una notevole somma”».
* * *
La parola del giorno (proposta da questo portale): bucranio. Sostantivo maschile. Cranio di bue scolpito,
adoperato per ornamentare alcuni edifici.
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