martedì 27 settembre 2011

I «coprifuoco» o i «coprifuochi»?



Stupisce il constatare che il sito “Garzantilinguistica.it” classifichi il sostantivo “coprifuoco” tra i nomi invariabili. Leggiamo, infatti, «pop. coprifoco , s. m. invar. obbligo di ritirarsi in casa a un'ora stabilita, imposto ai cittadini per motivi d'ordine pubblico nel medioevo, il segnale che a una determinata ora della sera imponeva di spegnere fuochi o lumi a fiamma libera per evitare incendi notturni».
No, questo sostantivo si pluralizza normalmente come tutti i nomi composti con una voce verbale e un sostantivo maschile singolare: il passaporto, i passaporti; il parafango, i parafanghi; il coprifuoco, i… coprifuochi.

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