lunedì 19 settembre 2011

«Essere uom da sarti»


L’altro ieri abbiamo rispolverato un sostantivo relegato nella soffitta della lingua: cacacciano. Oggi rispolveriamo un modo di dire che lo richiama: «Essere uomo da sarti», vale a dire essere un uomo da nulla. Il “perché” dell’espressione l’apprendiamo – come sempre – dal principe dei modi di dire, Ludovico Passarini.
«Oggi volgarmente si suol dire a un uomo da nulla, “egli è un pezzo di legno”. Una volta dicevasi “esser uom da sarti”, perché questi costumavano tenere nelle loro botteghe una figura di legno, che serviva loro per provare le vesti, come i parrucchieri tengono tuttora certi busti e teste di legno per acconciarvi i parrucchini (…)».



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Da "Treccani.it" un'interessantissima disquisizione su: diminutivi, vezzeggiativi e accrescitivi.
Si clicchi su:
http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/grammatica/grammatica_278.html

1 commento:

4rx ha detto...

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