Ciò che avete appena letto non è propriamente un modo di dire; trattiamo l’espressione perché ci è stata richiesta da molti amici blogghisti che desiderano conoscere l’origine, linguistica naturalmente, del “gaglioffo”. Se apriamo un qualsivoglia vocabolario possiamo leggere, alla voce in oggetto, “di persona buona a nulla, goffa e ridicola in tutto ciò che fa” e, anticamente, “mendico, pezzente, furfante, manigoldo”. In origine, quindi, il termine aveva l’accezione primaria di “mendicante” e attraverso vari passaggi semantici ha acquisito il significato odierno di “cialtrone”, “buono a nulla”. Vediamo, assieme, questi passaggi. L’opinione corrente comune è che il vocabolo sia un incrocio di “gagliardo” e “goffo” (gagli-goffo). L’origine piú verosimile - a nostro avviso - è, invece, il francese “galli” e “offa”, vale a dire il “tozzo del gallo”, cioè del francese. Cosí era chiamata l’elemosina (“offa”) che si dava nei monasteri ai Francesi che si recavano in pellegrinaggio a S. Iacopo di Galizia. Coloro che ne beneficiavano erano detti, quindi, “gaglioffi”. Il vocabolo, con il passare del tempo, ha acquisito, per tanto, l’accezione di “mendicante”, “pezzente”; poi, sempre per degradazione semantica, ha finito con l’acquisire il significato di “poltrone”, “balordo” e via dicendo fino ad arrivare a quello attuale di “cialtrone”, “buono a nulla”.
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Dalla rubrica di lingua del Corriere della Sera in rete:
TU e TE
Desidero sapere se in italiano è corretto l'utilizzo del "TE" come soggetto in sostituzione del "TU" (Come stai? Bene e te? Dai, vieni anche te. Fa' te questa cosa, etc.)
Ricordo che la mia maestra delle elementari ci correggeva sempre e teneva molto all'uso esclusivo del tu come soggetto della frase.
So che il TE viene usato spesso, soprattutto nella forma parlata, ma voglio capire se è ormai accettato a livello grammaticale come le forme LUI e LEI, che hanno completamente sostituito EGLI ed ELLA. TE e TU possono essere utilizzati indistintamente come soggetti della frase, con la sicurezza di esprimersi correttamente? Esiste della documentazione che attesti l'accettazione del TE come soggetto? Grazie, Daniela
Risposta del linguista:
De Rienzo Mercoledì, 31 Marzo 2010
Meglio usare "tu" come soggetto. Il "te" è dell'uso, ma grammaticalmente sbagliato.
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Cortese Professore,
ci permettiamo di “completare” la sua risposta perché ci sono dei casi in cui è “obbligatorio” l’uso di “te”, come soggetto, al posto del “tu”. Ecco, in proposito, ciò che dice il vocabolario Sabatini Coletti in rete: “È usato come sogg. o con funzioni simili, in coordinazione con altro sogg., spec. io: siamo solo io e te (ma tu e io); come compl. predicativo del sogg. con i verbi copulativi essere, sembrare, parere ecc. (quando il sogg. non sia tu): io non sono te; in espressioni comparative: tuo fratello non è bravo come te; ne so quanto te; in frasi esclamative: beato te! • sec. XIV • È di uso regionale (nel Nord, in Toscana, a Roma) l'uso di te come sogg. invece di tu: fallo te, se sei capace”.
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Dalla rubrica di lingua del Corriere della Sera in rete:
TU e TE
Desidero sapere se in italiano è corretto l'utilizzo del "TE" come soggetto in sostituzione del "TU" (Come stai? Bene e te? Dai, vieni anche te. Fa' te questa cosa, etc.)
Ricordo che la mia maestra delle elementari ci correggeva sempre e teneva molto all'uso esclusivo del tu come soggetto della frase.
So che il TE viene usato spesso, soprattutto nella forma parlata, ma voglio capire se è ormai accettato a livello grammaticale come le forme LUI e LEI, che hanno completamente sostituito EGLI ed ELLA. TE e TU possono essere utilizzati indistintamente come soggetti della frase, con la sicurezza di esprimersi correttamente? Esiste della documentazione che attesti l'accettazione del TE come soggetto? Grazie, Daniela
Risposta del linguista:
De Rienzo Mercoledì, 31 Marzo 2010
Meglio usare "tu" come soggetto. Il "te" è dell'uso, ma grammaticalmente sbagliato.
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Cortese Professore,
ci permettiamo di “completare” la sua risposta perché ci sono dei casi in cui è “obbligatorio” l’uso di “te”, come soggetto, al posto del “tu”. Ecco, in proposito, ciò che dice il vocabolario Sabatini Coletti in rete: “È usato come sogg. o con funzioni simili, in coordinazione con altro sogg., spec. io: siamo solo io e te (ma tu e io); come compl. predicativo del sogg. con i verbi copulativi essere, sembrare, parere ecc. (quando il sogg. non sia tu): io non sono te; in espressioni comparative: tuo fratello non è bravo come te; ne so quanto te; in frasi esclamative: beato te! • sec. XIV • È di uso regionale (nel Nord, in Toscana, a Roma) l'uso di te come sogg. invece di tu: fallo te, se sei capace”.
2 commenti:
Cortese Prof. Raso,
veramente interessante l'origine del 'gaglioffo'. A questo punto le chiedo, cortesemente, se può spendere due parole sulla "staffetta". Grazie
Gentile puntiglioso, l'accontento di cuore: potrà leggere la "staffetta" nel prossimo intervento.
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