Il significato proprio di questo verbo - con uso intransitivo pronominale - stando all’etimologia, è “incaponirsi”, “intestardirsi”, “ostinarsi” e simili (si vedano questi collegamenti: http://www.etimo.it/?term=incocciare e http://www.etimo.it/?term=coccia&find=Cerca ): incocciarsi sulle proprie posizioni. Alcuni lo adoperano con il significato di “imbattersi”, “incontrarsi per caso”: l’ho incocciato mentre uscivo dal portone dell’ufficio; “ieri mi sono incocciato con quel seccatore”. Anche se certi vocabolari non condannano quest’uso, coloro che amano il bel parlare e il bello scrivere lo “snobbino” perché, a nostro modo di vedere, è di registro basso e di certi dialetti dell’Italia centro-meridionale.
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Dallo “Scioglilingua” del Corriere della Sera in rete:
Fare allungare il collo a qualcuno
Fare allungare il collo a qualcuno ovvero attivare il suo desiderio senza peraltro soddisfarlo.
Da dove sarà derivata questa locuzione ?
(Firma)
Risposta del linguista:
De Rienzo Domenica, 25 Aprile 2010
La parola al Forum.
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Gentile Professore,
uno dei notisti al “Malmantile racquistato” (un poema burlesco) dà questa spiegazione circa l’origine dell’espressione “allungare il collo”: “Aspettare che venga da mangiare; poiché quando uno in qualche conversazione ha grande appetito, si rivolge sempre da quella parte, donde vengono le vivande: e sta col capo elevato (ond’è che il collo s’allunga) per vedere il primo l’arrivo del cibo bramato. Questa maniera si trasporta ancora a significare la pena, che si prova nell’aspettare qualsivoglia cosa desiderata, dicendosi in tal caso: Voi mi fate allungare il collo”.
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