Riteniamo interessante riportare quanto scrive il linguista Luciano Satta a proposito di “patito” che - secondo i comuni vocabolari - significa ‘fanatico’, ‘appassionato’, ‘maniaco’ e simili.
«Per ‘appassionato’, ‘maniaco’, secondo noi questa parola va bene, anche perché è italiana. Si dica pure, dunque, “patito del calcio, di un’attrice, del ballo” e cosí via; che è fra l’altro ottima toppa invece degli stranieri ‘fan’ e ‘aficionado’. Ma per carità si faccia a meno, in questi significati, di ‘passionista’, come purtroppo si ode spesso in bocca toscana (noi abbiamo letto un “passionista” su un giornale; il giornalista, forse, era toscano? Ndr). Passionisti sono i frati di San Paolo di Ovada, che portano appesa al collo la croce della Passione; cosicché dire “passionista dei fumetti” farebbe pensare che una ventata di frivolezza abbia pervaso quegli austeri religiosi».
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La lingua “biforcuta” della stampa
La Stagione dell'amore
Una giovane attrice appassionata di diritti civili e il celebre scrittore: si innamorano e sposano subito ma il dolore li travolge
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Sarebbe interessante sapere perché l’attrice e lo scrittore, innamorati, hanno sposato altre persone.
(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)
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