mercoledì 28 agosto 2024

La confessora (2)


L
a nostra proposta di chiamare “confessora” una donna che amministra il sacramento della penitenza – se un domani le donne saranno ammesse al sacerdozio – ha suscitato la reazione scandalizzata di numerosi lettori che, in messaggi privati, ci hanno quasi insultato perché, a loro dire, si tratterebbe del “reato di vilipendio alla lingua di Dante”. La cosa, ovviamente, ci lascia nella più “squallida indifferenza”, forti della correttezza linguistica del nostro suggerimento. Ma, in proposito, abbiamo fatto una scoperta sorprendente. Nei tempi andati era in uso, non registrato ora nei vocabolari dell’...uso, il sintagma “confessatrice”, tratto dal sostantivo maschile confessatore, sebbene non esistessero, e non esistono tuttora, donne preti (sic!). Il lessema in oggetto si trova  in numerose pubblicazioni. A questo punto, amici, resterà (quando e se sarà) solo l’imbarazzo della scelta: confessora o confessatrice? Chi scrive caldeggia, naturalmente, il suo confessora. I lessicografi come si regoleranno?
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TLIO, Tesoro della lingua italiana dalle Origini: Sacerdote che ascolta la confessione e amministra il sacramento della penitenza.

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 15, pag. 36.23: Questo chalandruçço si è facto como 'l savio confessatore, che quando viene a llui lo peccatore adesso congnosce se elli si de' salvare o se non...

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 53.13: Onde il confessatore che confessa, e ode la confessione si è l'orecchie di Dio...





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