martedì 12 settembre 2023

"*Cospiquo" e "*profiquo"


 Non ci stancheremo mai di ripetere che ciò che si trova in Rete -- soprattutto per ciò che attiene alla lingua italiana -- va preso con le pinze, come usa dire. 
Abbiamo avuto bisogno di un cardiotonico alla vista di simili orrori: cospiquo e profiquo. Forse è il caso di ricordare che ambi (sic!) gli aggettivi provengono dal latino in cui "è presente" la consonante "c". Correttamente, quindi: cospicuo e proficuo. Riguardo agli orrendi strafalcioni si veda qui e qui.

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Colui (che)

Probabilmente ci attireremo gli strali di qualche linguista se sosteniamo che non è scorretto l'uso di colui (o colei) - in funzione di soggetto e di complemento - non seguito dal pronome relativo (colui che, colei che). Abbiamo l'avallo di Luciano Satta, che riporta gli esempi di autorevoli scrittori: «- Buon giorno - disse colui scappellandosi...» (Bacchelli); «... Ella ha amato a tal punto colei da poter quindi pronunciarsi» (Santucci).



(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauraso@hotmail.it)


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