lunedì 18 settembre 2023

Spigolature linguistiche

 


D'intorno o dintorno?

Crediamo di fare cosa gradita ai gentili lettori, che seguono le nostre modeste noterelle, spendere due parole su una… parola che può essere tanto avverbio quanto sostantivo: dintorno. Quando è in funzione avverbiale, con il significato di “intorno”, “da ogni parte”, “tutto in giro”, si può anche scrivere con la “d” apostrofata (d’intorno): gli sedevano tutti dintorno/d’intorno per festeggiarlo. Quando, invece, è in funzione di sostantivo e vale “vicinanza”, “luogo vicino”, la grafia deve essere tassativamente univerbata e si usa, per lo piú, nella forma plurale: i dintorni di Roma; il mio amico abita nei dintorni.

Lo sputapepe

Abbiamo notato che non tutti i vocabolari dell'uso attestano questo termine, che si riferice a una persona dalla parlantina facile, arguta ma petulante. I dizionari che lo registrano lo danno come sostantivo invariabile. No, il vocabolo, riferito al maschile, si pluralizza normalmenteuno sputapepe, due sputapepi. Segue, infatti, la regola della formazione del plurale dei nomi composti. Tale regola stabilisce che un sostantivo composto di una voce verbale (sputa) e un sostantivo maschile singolare (pepe) nella forma plurale cambia regolarmente. Resta invariato solo se si riferisce a un femminile: Giovanna è una sputapepe; Luisa e Anna sono delle emerite sputapepe.


Ultra

Questo termine viene adoperato nel linguaggio politico e sportivo per indicare gli estremisti di un partito o di una squadra. Consigliamo di scriverlo, in buona lingua italiana, senza accento sulla "a" e senza la "s" finale, anche se  quest'ultima forma è invalsa nell'uso. Il vocabolo deriva dall'avverbio latino "ultra" (oltre, al di là, di piú) trasportato in italiano come sostantivo maschile invariabile.

Sguainare

Il verbo "sguainare" - contrariamente alla pronuncia diffusa e ritenuta, quindi, corretta -  ha l'accentazione sulla "i", non sulla "a": io sguaíno. Il motivo va ricercato nel fatto che è un verbo denominale, proviene, cioè, dal sostantivo "guaína" (fodero, involucro, custodia). E questo dal latino "vagína" (con l'accento sulla "i"). I Latini dicevano: "gladium e vagína educere" (estrarre la spada dalla guaína). Non capiamo, quindi, come abbia potuto "prender piede" la pronuncia errata.

Beninteso e ben inteso

Due parole su questo avverbio e aggettivo, che si può scrivere in grafia unita o staccata (i vocabolari non fanno distinzione alcuna).  In funzione avverbiale, con il significato di “certo”, “certamente”, “naturalmente” e simili si scriverà rigorosamente in grafia unita: tutti, beninteso (naturalmente), dovrete rispondere delle vostre azioni. Si scriverà in grafia scissa o unita quando è adoperato in funzione aggettivale con il significato di “opportuno”, “con discernimento”, “a proposito” e simili: una benintesa elemosina non è mai offensiva. Sempre in grafia scissa, ovviamente, quando il termine ha valore schiettamente verbale: se ho ben inteso, non verrete alla cerimonia.

 

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La lingua "biforcuta" della stampa

Tredicenne travolto e ucciso da un’auto pirata mentre attraversava la strada davanti casa. Rintracciato il mezzo, ma il conducente è scappato

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Molto meglio, come suggerisce la Crusca, davanti a (alla) casa.


(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauraso@hotmail.it)





 

1 commento:

falcone42 ha detto...

Sono tutti seguaci di Giosuè Carducci: Davanti San Guido.
Oppure sono tutti seguaci della grammatica inglese: "vicino Roma", ecc.