sabato 22 ottobre 2022

Sgroi - 140 - IL LINGUAGGIO DEI POLITICI (LEGHISTI) TRA "IN-PIEGATO" E "ÌNDICO" (PARDON: "INDÌCO")





di Salvatore Claudio Sgroi
 

 

1. L'evento mediatico

Un caro amico e collega ha voluto girarmi due e-mail aventi per oggetto il neo-presidente della Camera, il leghista, veronese, Lorenzo Fontana, pluri-laureato, con ben tre lauree (non saprei dire in che, né se triennali o specialistiche, né presso quale/i università, ma cfr. sotto § 2 i.e), autore di due svarioni: uno ortografico -- in-piegato anziché impiegato -- e l'altro fonologico -- "ìndico la votazione" anziché "indìco la votazione"

 

1.1. Lo strafalcione ortografico

Lo strafalcione ortografico in-piegato è apparso due volte nella autocertificazione alla Camera (si direbbe) autografa, a stampatello, del 21 marzo 2018, riguardo alla "Dichiarazione delle cariche ricoperte e delle funzioni svolte alla data della presentazione della candidatura", ripresa dal Fatto Quotidiano del 16 ottobre 2022:

 

"PARLAMENTARE EUROPEO

INPIEGATO PRESSO VERONA FIERE

IN ASPETTATIVA DAL 2009"

 

La pronuncia "ìndico la votazione per sede" è emersa il 19 ottobre a Montecitorio per l'elezione di quattro vicepresidenti, tre questori, e otto segretari.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/20/fontana-nuovo-strafalcione-per-il-presidente-della-camera-confonde-laccento-e-il-verbo-si-trasforma-video/6845252/

 

2. Parlante sgrammaticato = pessimo Politico?

È un topos sul linguaggio dei politici analizzare il loro eloquio, se scorretto, come 'arma' da utilizzare per criticare la loro prassi politica, come emerge p.e. dai circa 500 commenti riportati dal citato Fatto Quotidiano.it, di cui indichiamo giusto i seguenti:

 

(i.a) "un ignorante a questi livelli (al di sotto dello standard dei bambini delle elementari) non può avere idee, nè buone nè cattive".

(i.b) "Un Presidente della camera decisamente inpresentabile".

(i.c) "Cioè, a parte le tre Lauree, che se sei benestante le puoi comprare, lui ha cominciato dalla terza elementare. Eccezionale! Povera Italia, come siamo caduti in basso ...".

(i.d) "queste lauree misteriose. Come fa uno con tre lauree vere a non sapere come si scrive impiegato? Tesi non ne ha fatto? Libri non ne ha letto? mah".

(i.e) "Laureato in Scienze Politiche, Filosofia e Storia, grazie a Sant'Antonio da Padova. Credo non ci abbia capito niente. Forse sta imparando a scrivere correttamente".

(i.f) "Beh, certo che avere 3 (TRE) lauree (dicono) e scrivere "iNpiegato" è proprio degno di un leghista ... ultracattolico e bigotto".

 

Per altri invece la qualità dell'eloquio è irrilevante, essenziali essendo le idee e la prassi politica, come emerge dai commenti su ricordati:

 

(ii.a) "Ma davvero vogliamo preoccuparci per le non-conoscenze di grammatica e ortografia di Fontana? Preoccupiamoci delle idee che ha non di come le scriverebbe".

(ii.b) " una n o m certo non è un buon biglietto da visita, ma sono le idee che dovrebbero allarmarci, vedremo".

(ii.c) "Che si usino questi attacchi personali farciti di offese per criticare un politico è proprio sintomo di un degrado democratico! Alla caccia dei calzini blu o della lettera scritta senza l'accento ! Poi "ultracattolico" che cosa vuol dire ? Ma nella società "inclusiva" non si possono mica fare discriminazioni di sesso, religione e razza ! O ce lo siamo dimenticati ? Poi "bigotto" che cosa vuol dire ? Essere in disaccordo con la compravendita di bambini ? Proviamo a fare un referendum e vediamo quanti sono i bigotti!"

 

3. Le regole alla base della grafia (R-1 ortodossa) im-piegato e (R-2 popolare) in-piegato

Quali sono le motivazioni inconsce alla base delle due grafie in questione?

La grafia canonica <impiegato> si spiega con la pronuncia /impiegato/, ovvero con la [Regola-1] della sequenza fonologica costituita dalla "nasale bilabiale /m/ + occlusiva bilabiale sorda /p/", presente in migliaia di parole. Ben 3038 sono per es. i lemmi del Dizionario della lingua italiana di T. De Mauro (2000), mentre appena una ventina sono i lemmi  con la combinazione <np>, in prevalenza sigle (18) p.e. INPS o parole straniere (input). In altri casi sono invece canoniche ben tre grafie: con <ben>: ben parlante/benparlante/bemparlante/, ben pensante /benpensante/bempensante, ben portante/benportante/bemportante; -- con pan: pan pepato/panpepato/pampepato, pan porcino/panporcino/pamporcino; con due grafie: panpsichismo, pampsichismo; -- e ancora, sanpietro/sampietro, sanpietrino/sampietrino.

Nel caso di in-piegato deve aver agito la attrazione [Regola-2] popolareggiante delle sequenze di due parole come in piedi, un po', san Pietro, "un + parola iniziante con /p/", es. un paio, ecc. Qualcuno potrebbe anche far presente che il parlante in questione possa pronunciare nel suo dialetto veronese /in-piegato/, da qui la (caco)grafia <in-piegato>, un'interferenza quindi dialettale.

In attesa di poter sentire dalla bocca dell'interessato la sua pronuncia in dialetto e in italiano, al di là della pronuncia /in-piegato/ con /n/ dentale dinanzi a /p/, si potrebbe ancora spiegare <in-> come prefisso negativo "/in/ + /piegato/", come se <in-piegato> fosse formato, come già detto, da due parole. Ovvero lui potrebbe pronunciare /iMpiegato/ ma scrivere <in-piegato> perché assimila <in-> al prefisso negativo. Ossia anziché la (orto)grafia fonetica <impiegato> lui opterebbe per una (caco)grafia morfematica <in-piegato> come se significasse 'non-piegato'.

 

 4. Le regole alla base della pronuncia ìndico (da indicare) vs indìco (da indìre)

La frequenza del verbo ìndico (pres. indic. di indicare), verbo "Fondamentale" secondo il citato De Mauro, ovvero rientrante nel "Lessico di base" di c. 7000 parole note a chi ha conseguito il diploma di terza media, spiega la presenza di tale pronuncia rispetto a indìco (pres. indic. di indìre), verbo "Comune" noto ai diplomati e ai laureati (ma non al nostro presidente della Camera).

 

5. Conclusione

Ora indipendentemente dal fatto che il neo-presidente della Camera è, a quanto sembra, "omofobo, pro Putin, antiabortista, contro le famiglie Arcobaleno", quello che in effetti colpisce è l'aver egli conseguito ben tre lauree, che stridono non poco con lo svarione ortografico in-piegato e la pronuncia popolareggiante "ìndico la votazione".








 

(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi: saranno prontamente rimosse)


3 commenti:

Luca ha detto...


Le cose si mettono male per il presidente Fontana. Anche un linguista molto comprensivo ed ecumenico come S.C Sgroi fa notare come, dopo aver applicato tutto le regole linguiste conscie e inconscie, da qualcuno con quel ruolo ci si aspetta un superego linguistico leggermente più in forma.
La notizia buona è che ci sarà da ridere nei mesi e negli anni a venire.

Monmartre Angeloise ha detto...

Buon giorno,
non so se ho frainteso io il senso del capitoletto 4, ma nel caso sono stati invertiti gli accenti, anche nel testo, e dovrebbe essere:
"Le regole alla base della pronuncia indìco (da indìre) vs ìndico (da indicare)".
Fontana ha sbagliato soltanto indire, non anche indicare.

Saluti

s.c. sgroi ha detto...

Sì, LEI HA PERFETTAMENTE RAGIONE. NEL § 4 SONO STATI INVERTITI I SEGNACCENTI, CHE VERRANNO QUINDI CORRETTI.
GRAZIE.
S.C.Sgroi