domenica 2 ottobre 2022

Sgroi - 138 - "Transire", "transare" o "transigere"?



di Salvatore Claudio Sgroi

  

1. L'evento televisivo

Nella trasmissione di RAI-1 domenica 2 ottobre, 8h40, alla storica della lingua Giovanna Fròsini, ospite della rubrica "Pronto Soccorso Linguistico" tenuta da Francesco Sabatini, in un audio-messaggio è stato posto il "dubbio linguistico" se fosse corretto un enunciato come "Su questa cosa non si può transire".


La risposta della storica della lingua è stata che si tratta di un uso errato, in quanto la forma corretta è "Su questa cosa non si può transigere", con transigere v. intr. 'scendere a patti' dal lat.  transĭgĕre. Il criterio alla base del giudizio normativo è quindi di tipo storico-etimologico.

Il Diz. etim. della lingua ital. (DELI) di M. Cortelazzo-P. Zolli (Zanichelli) consente di accertare che transigere intr. 'sorvolare' in tale accezione è databile il 26 gennaio 1798, con la puntualizzazione che "la data di immissione [...] rivela l'influsso del fr. transiger". Un franco-latinismo, dunque.

 

2. Transare

A dire il vero, il dubbio linguistico espresso dall'ascoltatore può riguardare anche la variante -- decisamente più comune -- transare, es. Su questa cosa non si può transare. La variante transare, (analoga a redarre/redigere, pp. redatto) si spiega a partire da transigere pp. transatto, ovvero con trans-are retroformato per analogia sulla ventina di verbi in -rre come (ri)trarre pp. (ri)tratto, attrarre pp. attratto, sottrarre pp. sottratto, ecc.

 

3. Transare vs transire-1 e transire-2

A questo punto si pone il problema del rapporto tra il comune transare e il decisamente meno comune transire del teleascoltatore.

Ora, se è vero che in italiano esiste il verbo transire v.intr. (essere) come indicato nel De Mauro (2000) voce "OB[soleta] passare, entrare, datato av. 1306, dal lat. transīre, comp. di trans- 'oltre' e īre '1andare'", il transire del teleascoltatore non può essere collegato con esso. Non si tratta cioè di un lessema polisemico, ma di un omonimo, omofono, con diverso significato e diversa etimologia.

 

4. Transire-2

Il trans-ire della frase "Su questa cosa non si può transire" si può infatti spiegare come sovrapposizione di "trans-are" su "trans-igere".

In conclusione, il transire-1 trecentesco ha un'etimologia diacronica, ovvero è un latinismo, mentre il transire-2 del telespettatore ha un'etimologia sincronica, ovvero è una neoformazione, probabilmente moderna-contemporanea.

 

5. Norma

Sul piano normativo il transare è certamente più diffuso, anche presso parlanti mediamente colti (come redarre) e quindi è corretto (i neopuristi, come G.L. Messina, Dizionario dei neologismi, dei barbarismi e delle sigle, A. Signorelli 1983 lo ritengono invece "Doppione inammissibile, da respingere in ogni caso"), mentre il transire è meno diffuso e probabilmente per questo può essere percepito come non corretto.











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