mercoledì 11 novembre 2020

Su e... sú (sic!)


Il  "su", in funzione avverbiale, si può anche accentare e non è assolutamente un errore, al contrario di quanto si legge in tutti (?) i testi scolastici, in questo sito e in quello della Treccani in "La grammatica italiana". «La grafia con accento, anche se abbastanza diffusa, è scorretta e ingiustificata, perché non c’è possibilità di confusione con omografi [...]». Il DOP, invece, è di parere diverso e chi scrive segue le sue indicazioni. Si veda qui.

 Occorre distinguere, infatti, il su preposizione dal  avverbio. Tra i due su c’è una notevolissima diversità di intonazione, di “suono” e, quindi, di... accento.

Il su preposizione è, in generale, atono: raccogli i panni su uno stenditoio; guarda su quella cima. Il su con valore avverbiale è, invece, fortemente tonico: guarda sù, verso la cima; non andare sù.
Il  avverbiale, per tanto, si può accentare per mettere in evidenza la sua "sonorità" e nessuno, docenti di lingua compresi, potrà dire che è uno strafalcione perché la linguistica lascia ampia libertà di scelta a colui che scrive.

***

Due parole sul verbo "garbare", che significa piacere, riuscire gradito. Nei tempi composti può prendere entrambi gli ausiliari (essere-avere). "Gradisce" l'ausiliare avere quando il soggetto è una persona: quel signore non mi ha proprio garbato, il suo modo di fare non mi è piaciuto; la loro arroganza non è garbata a nessuno. 


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Avevo dato per scontato che serrandiere era già messo a lemma in questo o in quel vocabolario. Se c'è serraturiere, meno generico di fabbro, non vedo perché non ci possa essere serrandiere.

Deduco che serrandiere è stato più fortunato di sedevacantismo. Il primo ha le certe in regola, il secondo però no. Mah, tiriamo avanti!

Renato P.

Fausto Raso ha detto...

Mi perdoni, cortese Renato,
ma non ho trovato in alcun vocabolario i lemmi da lei citati: serraturiere e sedevacantismo.
En passant, il suo commento andava in calce a "Il serrandiere".
Cordialmente
FR