venerdì 13 novembre 2020

Sul gerundio del verbo "riempiere"


 Molto spesso siamo in dubbio sulla corretta grafia del gerundio del verbo "riempiere": riempIendo o riempEndo (con la "i" o senza)? La risposta è semplice, sono corrette entrambe le grafie. Vediamo perché. Riempiere è uno dei così detti verbi sovrabbondanti, può appartenere a due coniugazioni: la seconda (in -ere) e la terza (in -ire). Riempiere e riempire, dunque. Il gerundio presente dei verbi della II e III coniugazione ha la medesima "uscita" e si ottiene togliendo la desinenza dell'infinito e aggiungendo al tema la desinenza "-endo". Da "riempiere" togliendo "ere" resta "riempi" a cui si aggiunge "endo": riempiendo. Lo stesso discorso per "riempire": riempendo. In quest'ultimo caso la "i" sparisce perché non fa più parte del tema. Si può dire, dunque, tanto RIEMPIENDO quanto RIEMPENDO. Non tutti i linguisti, però, concordano. E a proposito del verbo in oggetto, si faccia attenzione a non cadere in errore seguendo questo coniugatore: in alcuni modi e tempi inserisce l'infisso "-isc-" (riempisco, riempisca).


***

La lingua "biforcuta" della stampa

(...) Una carrettata di candeline: 106. Quelle che Adolfo *** -   classe 1916, storico insegnante di ginnastica (...)

-----------------

Se la matematica non è un'opinione le candeline sono 104.

 2020─1916=104


Nessun commento: