giovedì 12 novembre 2020

Il serrandiere


 Per l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana "Treccani" il neologismo proposto per indicare l'addetto alla manutenzione delle serrande è in regola con le "leggi della grammatica italiana". Sito Treccani:  «Tutto corretto. La parola è ben formata e gode anche di una attestazione nella «Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana» del 25 luglio 1972, “Foglio delle inserzioni” n° 192, p. 6496, indizione di pubblico concorso da parte dell’Ospedale Grande degli Infermi di Viterbo “Renato Capotondi Calabresi” per un «posto di falegname serrandiere». 

 Manca soltanto la circolazione effettiva della parola nella lingua reale odierna».


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Salato e salso

Si presti attenzione all'uso "appropriato" di questi aggettivi qualificativi che valgono "che ha sale" o "che sa di sale". Il primo si riferisce a qualcosa in cui il sale sia messo (minestrone salato); il secondo, quando il sale è contenuto già nella cosa cui si riferisce (acqua salsa, quella del mare).


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Avevo dato per scontato che serrandiere era già messo a lemma in questo o in quel vocabolario. Se troviamo serraturiere (definizione data nella norma UNI 11557:2014 - Attività professionali non regolamentate - Serraturieri e tecnici di casseforti professionali); meno generico di fabbro, non vedo perché non ci possa essere serrandiere.

Deduco che serrandiere è stato più fortunato di sedevacantista (e sedevacantismo), parola che si trova anche nel Treccani ma che non è messo a lemma. Cosicché il primo ha le certe in regola -e mi trova d'accordo-, il secondo però no, al ché sono perplesso. Mah! Tiriamo avanti!

Renato P.

Anonimo ha detto...

Mi scuso per il refuso: ha le carte in regola.

Renato P.