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Cosí
titolava un quotidiano in rete, "mascolinizzando" il sostantivo
allerta. Sul "sesso" di questo
sostantivo i vocabolari si accapigliano: per alcuni è femminile, per altri
maschile e per altri ancora è un 'ermafrodito' (maschile/femminile). Chi ha
ragione? A nostro avviso è solo femminile, e ci rifacciamo alla sua origine: il
sostantivo femminile "erta", che significa "salita ripida"
(si veda Ottorino Pianigiani, anche se - come scritto altre volte - da molti
linguisti non è ritenuto fededegno), confortati dall'autorevole Accademia della
Crusca, che scrive: «[...]Per tirare le fila
ricordiamo dunque che, per quanto riguarda il “come si scrive”, i dizionari
consentono entrambe le grafie (all’erta o allerta), anche se dobbiamo riconoscere una preferenza per la forma
univerbata, soprattutto quando si usa il termine in funzione di sostantivo. Il
nome allerta è femminile (sebbene si registri anche un più raro uso
al maschile) e al plurale si declina (sebbene, anche qui, permanga qualche caso
d’invariabilità).[...]».
PS: Dal "Dictionnaire étymologique du
français": «All’inizio, in forma avverbiale, all’erta, “stare in guardia”,
poi aggettivo, nel XVI secolo, aggettivo, “vigilante”, … sostantivo femminile, dall’italiano
“all’erta”, “state sulla zona elevata!, grido d’allarme delle sentinelle, da
”erta”, participio sostantivato femminile da “ergere”, “sollevare”, dal latino
erigere».
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Abbiamo notato che il giornale ha... "corretto".
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