I delitti sono
proporzionati alla purezza della coscienza, e quello che per certi cuori è
appena un errore, per alcune anime candide assume le proporzioni di un delitto.
Questo pensiero dello scrittore francese
Balzac ci ha richiamato alla mente il fatto che gran parte delle persone
confondono il delitto con l’omicidio, nel senso
che ritengono i due termini l’uno sinonimo dell’altro (e la colpa,
forse, è anche della stampa, maestra nell’arte di confondere le “idee linguistiche” alle persone sprovvedute).
No, gentili amici, il delitto e l’omicidio non sono affatto sinonimi anche se
l’omicidio è un... delitto, come è un delitto, del resto, il latrocinio o il rapimento. Il delitto, per
tanto – lo avrete capito – è un qualunque reato. Compiono un’azione delittuosa,
quindi, tutti coloro che – come dice l’etimologia del termine – “vengono meno
(al dovere)” e “commettono una
mancanza”. Ma vediamo di spiegarci meglio. Il delitto, dunque, sotto il profilo
etimologico, è il latino “delictu(m)”
(crimine, reato), derivato di
“delictum”, supino del verbo “delinquere”. Il verbo latino, a sua volta,
è composto con la particella “de”, con
valore intensivo, e con il verbo
“linquere” (lasciare, abbandonare), con il significato, quindi, di “lasciare indietro”, “mancare” e, per
tanto, “venir meno (al dovere)”,
“commettere una mancanza”, “commettere una colpa”. Il ladro, quindi, commette
un “delitto” rubando; l’assassino
commette un “delitto” uccidendo. Come si fa a sostenere, dunque, la tesi
secondo la quale l’omicidio e il delitto sono la stessa cosa? Tutte le persone che commettono un reato, un
delitto “delinquono”, vale a dire – come abbiamo visto - “abbandonano la via (della giustizia, della
legge)”. Il delinquente chi è, infatti,
se non colui che si allontana dalla retta via? Alcuni vocabolari ci
contraddicono... Ma tant'è. E a proposito di omicidio, si
legge e si sente dire, spesso, l'omicidio
di Moro (e simili). L’espressione ci sembra impropria: l'ucciso non ha
commesso l'omicidio (come ci farebbe pensare la preposizione “di”), lo ha
"subìto". Consigliamo, quindi, di omettere la preposizione di e scrivere: omicidio Moro.
.
1 commento:
Buon giorno,
considerando il parlato "comune", si sente spesso dire frasi simili alle seguenti: «È un bambino cosí paffutello che è un delitto non baciarlo» o «È un vestito tanto bello che è un delitto indossarlo».
Forse che i giornalisti non siano gente "comune"?!
Posta un commento