Nonostante le reiterate raccomandazioni dell'Accademia della
Crusca e di altre Istituzioni perché non si faccia dell' idioma di Dante una lingua sessista,
la stampa (ma non solo) continua, imperterrita, a ignorarle. È il caso, per
esempio, del procuratore della Repubblica donna. Nelle varie cronache si legge
(e si sente dire) che «il rapporto è sulla scrivania del procuratore aggiunto Simona
Simonini». In lingua italiana esiste "dai tempi dei tempi" il
regolare femminile procuratrice. Perché non adoperarlo e scrivere (e dire),
correttamente, "la procuratrice aggiunta Simona Simonini"?
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