lunedì 7 dicembre 2015

Le "perle" dei vocabolari


Ci duole "sparlare", di tanto in tanto, di alcuni vocabolari che danno "informazioni linguistiche" distorte confondendo le idee alle persone che li consultano: nella fattispecie il dizionario Sabatini Coletti (consultabile in Rete). Questo vocabolario (non è l'unico, comunque) scrive che "intravvedere" (con due "v") è voce corretta al pari di "intravedere" (con una sola "v"):

intravedere

[in-tra-ve-dé-re] o intravvedere v. (irr.: coniug. come vedere)

  • v.tr. [sogg-v-arg]
  • 1 Vedere qlcu. o qlco. in modo confuso SIN scorgere: i. la cima della montagna
  • 2 fig. Intuire, prevedere qlco.: i. la verità sull'accaduto
  • • intravedersi
  • v.rifl. [sogg-v] Vedersi di sfuggita
  • • a. 1869

Non è esatto. Il Sandron scrive che (intravvedere) è "meno bene" e il DOP (Dizionario di Ortografia e di Pronunzia") "meno comune". Il prefisso "intra-" non richiede, infatti, il raddoppiamento della consonante che segue. La grafia da seguire, per tanto, è quella con una sola "v": intravedere. Nel "Museo degli errori" (ritoccato dai revisori, ma fortunatamente senza "danni", al contrario del vocabolario) di Aldo Gabrielli, possiamo leggere:
«Questo verbo si vede scritto ora con una sola v, ora con due: “Non riuscii a intravederlo”, “L’ho appena intravvisto”. Qual è la forma corretta? Sempre e soltanto con una v: intravedere, intravisto. Molti prefissi, è vero, richiedono, dopo di loro, il raddoppiamento, come fra, sopra, contra eccetera, e abbiamo infatti frapporre, soprassedere, contraddire. Ma intra è proprio uno di quei prefissi che non richiede il raddoppiamento; quindi si dice e si scrive intramezzare, intramettere, intraprendere e di conseguenza anche intravedere, intravisto. E perché allora intravvenire? Perché il verbo non è un composto di intra e venire ma di intra e avvenire, che le due v le possiede di suo; e non è neppure eccezione intrattenere, che è composto non già di intra e tenere ma di in e trattenere».

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La parola proposta da questo portale: mucchero. Acqua profumata (per infusione di viole e rose).

 

 

 

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