S. m. Riposo, Sollievo, Rispitto (V.). Rammenta Requies; come se la S sia preposta per metatesi. Requietio Jovinian, in S. Girol. – Lib. Mot. (C) Gli fece dire, che pensasse dell'anima; il Conte giucava, quando il messo gliele disse, e non lasciò però il giucare, e disse, che un dì di risquitto bastava assai. Serd. Stor. 7. 260. Rintuzzarono intanto la ferocia del tiranno, ed ebbero un poco di risquitto per alcuni mesi a potersi provvedere delle vettovaglie. Ciriff. Calv. 2. 60. Allor Ciriffo senza alcun risquitto…, Forte spronando mise un grande strido. Varch. Stor. 7. 226. L'intenzion sua era di voler dare oggimai alcuna requia, o risquitto alla misera, e tanto tempo in tanti modi afflitta, e tormentata Italia. Tac. Dav. Stor. 1. 46. Fu chiesto che a' centurioni si levasse la rigaglia, già diventata tributo, di farsi pagare da soldatelli privati i risquitti delle fatiche (il testo lat. ha: vacationes). [Laz.] E ann. 1. 17. Ell'è pur tribolata e scarsa questa nostr'arte! dieci assi il giorno ci vale anima e corpo! con questi abbiamo a comperar vitto, vestito, armi, tende, misericordia da' centurioni, e un po' di risquitto. E 3. 37. Piaceva più vederlo (Druso) spendere il giorno in ispettacoli, la notte in cene, che rinchiuso fantasticare di cose rematiche e odiose, che Tiberio e le spie gli porgevano tutto dì senza veruno sollazzo o risquitto. = Dep. Decam. 87. (C) Noi andavam pensando se questa voce per avventura potesse esser quel risquitto, che ancora le nostre donne ne hanno in bocca, che spesso dicono: prendersi alquanto di risquitto. Buon. Fier. 2. 1. 6. Ognun talor dêe avere i suoi resquitti. E 4. 5. 1. E non vi caglia de' nostri resquitti.Salvin. Annot. ivi: Resquitto e risquitto è dal latino respectus, siccome despitto dal latino despectus. Vale una certa cura e guardia che viene a farsi da se medesimo appresso il travaglio e la fatica. Così quando i soldati pigliavano rinfresco e ristoro, i Latini dicevano curare corpora, prender resquitto.
Si veda anche qui.
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Due parole sull'uso corretto di
"incognito", che si costruisce senza la preposizione "in" (non in incognito, quindi). Il cantante è giunto a Roma incognito.
L’aggettivo, infatti, viene dal latino incognitus composto con la
preposizione negativa in e il participio passato del verbo cognoscere.
La preposizione "in" è già "dentro" la parola, anzi all'inizio. Attendiamo, in proposito, gli strali di qualche linguista "d'assalto" nel caso s'imbattesse in questo sito.
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