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Da "Domande e risposte" del sito
Treccani:
È possibile scrivere l'avverbio "su"
con l'accento? Esempio: “il caffè mi tira sù”; “vado sù” (al piano di sopra).
Non è corretto. Non c'è bisogno di distinguere
su avverbio (come negli esempi presentati) da su preposizione (conto su di te,
Alonso su Ferrari) facendo ricorso a un'accentazione differenziale, in quanto
il contesto elimina ogni dubbio.
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Dissentiamo recisamente sull'apodittica
risposta degli esperti della Treccani ("non è corretto"). Il
"su", in funzione avverbiale, "si può" anche accentare e
chi segna l'accento non commette alcun errore. Si veda, in proposito, il DOP.
Lo stesso vocabolario Treccani contraddice i suoi esperti là dove si legge:
«2. avv. A differenza di su in
funzione prepositiva, che è di solito atono perché in posizione proclitica,
l’avv. su è pronunciato con accento vibrato, tanto che da
taluni viene scritto con l’accento, sù, anche per
distinguerlo dalla prep., soprattutto in casi in cui la posizione della parola
può lasciare incerti sulla sua precisa funzione (per es., nella frase: hai
messo su la pentola?)».
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