martedì 26 maggio 2015
Di riffa o di raffa
Prima di occuparci dell'origine della
locuzione in oggetto, richiestaci da numerosi blogghisti e che, come si sa,
significa "in un modo o nell'altro", "a tutti i costi", due
parole sulla riffa. Il termine, dunque, è noto a tutti, se non altro basta
aprire un qualsivoglia vocabolario e leggere: lotteria privata avente per
premio un oggetto di valore. Ciò che invece, forse, non è nota a tutti è
l'origine del vocabolo che non è italiano ma spagnolo: "rifa"
(lotteria), divenuto "riffa" (in italiano). A questo proposito non
dobbiamo dimenticare che il nostro Paese, nel corso dei secoli, è stato terra
di conquista di molti popoli, tra i quali gli Spagnoli, appunto; è normale, per
tanto, che il nostro idioma abbia risentito dell'influenza iberica. Per quanto
attiene all'espressione "di riffa o di raffa" occorre sapere che il
termine riffa oltre al significato di lotteria ha anche un'altra accezione:
prepotenza. L'origine, in questo caso, non è molto chiara. Alcuni fanno
derivare il vocabolo dalla voce napoletana riffa nel senso di
"baruffa", "contesa"; altri, invece, da una voce toscana che
significherebbe "prepotenza". "Raffa" non è
spagnoleggiante, viene dall'antico verbo "raffare" (aferesi di
arraffare), vale a dire "afferrare", "strappare con
violenza". Di riffa o di raffa: in un modo o nell'altro, sempre con
prepotenza, quindi. Da notare che secondo alcuni insigni autori il vocabolo
"raffa" non avrebbe di per sé alcun significato e sarebbe stato
creato espressamente per la predetta locuzione. Ma tant'è. Ognuno ha le sue
idee.
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