Alcune considerazioni riguardo a un quesito
posto da una professoressa a "La posta del professore" del sito della
Zanichelli.
Nelle nostre modeste "riflessioni
linguistiche" abbiamo sempre sostenuto che la scuola di oggi è affidata,
purtroppo, a docenti non sempre degni di tale nome e il quesito dell'insegnante
è la "prova provata" (confermata dagli scritti dei giornalisti
sfornati dalla scuola odierna) della nostra amara constatazione.
Quest'insegnante non sa nemmeno consultare i vocabolari, altrimenti non sarebbe
ricorsa all'esperto della Zanichelli. Questa docente, dunque, sostiene che
"plurilingui" è termine scorretto e chiede lumi al professore della Zanichelli il quale le
risponde portando come esempio il plurale di "bilingue" perché
"plurilingue" è costruito sulla falsariga di bilingue il cui plurale
è "bilingui". Quindi: un libro plurilingue, due libri plurilingui.
Ciò che ci sorprende è il fatto che lo Zingarelli 2015 - come si legge nella
risposta del professore - ammetta, al contrario dei vocabolari citati dalla
professoressa, l'invariabilità di bilingue. Il De Mauro in rete, ahinoi, ci lascia scioccati: plurilingue è invariabile. Il DOP, Dizionario di Ortografia e
di Pronunzia è categorico: bilingui e plurilingui.
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La parola proposta da questo portale: lanista.
Sostantivo maschile che non indica - come sembrerebbe "ad orecchiam" -
il lavoratore di un lanificio, ma un insegnante di lotta e di scherma.
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"La partita della Liguria, il PD serra le fila". Questa mostruosità linguistica (le fila) faceva bella mostra di sé in un titolo della trasmissione odierna "L'aria che tira" dell'emittente televisiva La7. Si dice "serrare le file". Sarebbe bene che i redattori dell'emittente dessero un'occhiata a questo collegamento.
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