la ringrazio sentitamente per la celere risposta sulle parole omofone. È stato di una chiarezza unica. Avrei un altro quesito da sottoporle, approfittando della sua non comune disponibilità. Ho sentito dire che una parola ha un significante e un significato. Come si "riconoscono? E che cosa sono esattamente?
Grazie in anticipo e molte cordialità.
Giuseppe T.
Udine
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Cortese amico, l'argomento è lungo e un po' complesso. La rimando a questo collegamento.
A completamento di quanto leggerà: possiamo dire, in parole semplici, che il "significante" è dato dalla grafia, il "significato" è il concetto che la grafia esprime.
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Dalla rubrica
di lingua del quotidiano la Repubblica
in rete:
Stefania scrive:
Nella frase: “cerca
di spiegare le tue motivazioni con un po’ di diplomazia”, “con un po’ di
diplomazia” è un compl.di modo (può essere sostituito dall’avv. di modo
diplomaticamente) oppure risponde alla domanda per mezzo di che cosa? e dunque
è compl.di mezzo? Inoltre, “di diplomazia” è compl.partitivo, credo.
Grazie!
Grazie!
Linguista scrive
“Con un po’” è complemento di mezzo; “di
diplomazia” è complemento partitivo.
Fabio Ruggiano
Fabio Ruggiano
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Dr Ruggiano, siamo allibiti. «Con un po’ » non significa nulla, quindi non può essere un complemento. A nostro avviso ha ragione (quasi) la lettrice. “Con un po’ di diplomazia” si può considerare sia un complemento di modo sia un complemento di mezzo.
Dr Ruggiano, siamo allibiti. «Con un po’ » non significa nulla, quindi non può essere un complemento. A nostro avviso ha ragione (quasi) la lettrice. “Con un po’ di diplomazia” si può considerare sia un complemento di modo sia un complemento di mezzo.
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«Ultim'ora»
La risposta del dr Ruggiano - autore, con Fabio Rossi, del manuale "Scrivere in italiano", ed. Carocci - è stata cassata dal sito del giornale e sostituita con quella del coordinatore dei linguisti, Massimo Arcangeli.
Come in tantissimi altri casi, anche in quello che propone lei il complemento (“con un po’ di diplomazia”) è a metà strada fra mezzo e modo. La possibilità di sostituire “con diplomazia” con l’avverbio di modo “diplomaticamente”, tuttavia, fa sì che si possa senz’altro attribuire “con diplomazia” alla categoria degli avverbi di modo. Non ha d’altra parte torto a ritenere “di diplomazia”, nell’esempio, un complemento partitivo, il cui antecedente è l’espressione di quantità indefinita “con un po’”. Come cavarsela di fronte a un piccolo conflitto fra complementi come questo? Semplice: ubi maior minor cessat. Il complemento di modo, per così dire, ingloba il complemento partitivo: “con un po’ di diplomazia”, perciò, è un complemento di modo reso appena più dinamico dell’alternativa “neutra” “con diplomazia” dalla presenza di una forma attenuativa (“un po’ di”). Dal complemento partitivo “di diplomazia”, nell’analisi, si può insomma prescindere.
Massimo Arcangeli
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