Riprendiamo
il nostro viaggio alla ricerca di parole di uso corrente il cui significato “nascosto”
non è sempre chiaro a tutti. Facciamo tappa alla “farsa”, sperando che l’argomento
non sia stato trattato. Vi sarà capitato un’infinità di volte di sentire (o
dire voi stessi) che «tutto si è risolto in una farsa», che ciò che pensavate
dovesse essere trattato con la massima serietà si è trasformato in un nulla di
fatto, cioè in una farsa. Per comprendere l’origine e il significato (nascosto)
di farsa è necessario tornare indietro nel tempo e fermarsi al XIV secolo. In
quel periodo storico non esistevano ancora i teatri, gli spettacoli si tenevano
all’aperto – nelle piazze – e i soggetti erano tratti dalla storia sacra: i
cosí detti misteri. Con il trascorrere del tempo si cominciò a rappresentare,
come “intermezzo” ai misteri, brevi scene di contenuto profano allo scopo di
alleggerire l’austerità e la “pesantezza” dello spettacolo principale, la
storia sacra, appunto. E sempre con il trascorrere del tempo, queste scenette
assunsero, via via, il carattere scherzoso e allegro, fino a diventare,
addirittura, volgari. Bene. In Francia, dove ebbe origine questo intermezzo, la
scena inserita tra un atto e l’altro prese il nome di “farce” (ripieno,
imbottitura) e questa tratta dal latino “farcire”, riempire, imbottire,
farcire, vale a dire scena introdotta nello spettacolo come “ripieno”. Dal
francese “farce” è stato coniato l’italiano “farsa”. Se apriamo un qualunque
vocabolario, il Gabrielli per esempio, al lemma farsa possiamo leggere: «1 TEATR Genere teatrale di
marcato carattere comico, caratterizzato da vicende burlesche e spesso
paradossali, nato nel XV sec.
|| Componimento teatrale appartenente a tale genere
2 spreg. Spettacolo comico di scarso impegno artistico, spesso grossolano
3 fig. Avvenimento, comportamento, impresa ridicola, priva di serietà e di valore: il concorso è stato una f.»
|| Componimento teatrale appartenente a tale genere
2 spreg. Spettacolo comico di scarso impegno artistico, spesso grossolano
3 fig. Avvenimento, comportamento, impresa ridicola, priva di serietà e di valore: il concorso è stato una f.»
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La parola del giorno (di ieri) proposta da “unaparolaalgiorno.it”:
petulante.
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Per gli appassionati della lingua "antica" segnaliamo "Regole elementari della lingua italiana" del purista Basilio Puoti.
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