Questa locuzione - il cui significato non abbisogna assolutamente di spiegazioni - dovrebbe esser particolarmente nota agli amici lettori siciliani in quanto il detto è nato nella loro bellissima terra. Vediamo, comunque, l'origine del modo di dire. Secondo una leggenda, che si perde nella notte dei tempi, nei pressi di Adrano (Catania), una graziosa cittadina ai piedi dell'Etna, c'erano moltissime sorgenti che scaturivano dalla roccia lavica. E qui, sotto gli occhi minacciosi del dio Adrano (antica divinità siciliana venerata nella zona orientale dell'isola, alle falde del vulcano), venivano condotte le persone accusate di gravissimi delitti per essere giudicate: si gettava in acqua un materiale pesante e resistente sul quale veniva inciso il nome del "giudicando" o la sua dichiarazione di assoluta innocenza. Se il pesante materiale affondava l'imputato veniva condannato a morte perché ritenuto spergiuro; in caso contrario, cioè se il materiale galleggiava, il reo veniva assolto "con formula piena" perché la verità era venuta a... galla. Da questa popolare leggenda, va da sé, è nata l'espressione - notissima - "la verità viene sempre a galla".
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Un altro verbo che ci piacerebbe fosse "riesumato" e rimesso a lemma nei vocabolari: famare. Verbo transitivo della I coniugazione, significa "dar fama" a qualcuno, in particolare divulgare le opere del "famando".
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Dalla rubrica
di lingua del quotidiano la Repubblica in rete:
1.
Marina scrive:
Non ottenendo da lei
una risposta. “Da lei” che complemento è?
Grazie
2.
linguista_1 scrive:
Complemento d’agente.
Marcello Ravesi
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Il complemento d’agente
è retto da un verbo passivo, dissentiamo, per tanto, dal dr Ravesi. In questo caso –
a nostro avviso – si può parlare di un complemento di provenienza: non
ottenendo una risposta (proveniente) da lei o, un po’ forzatamente, forse, di
un complemento di limitazione: tutti hanno risposto, lei no.
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