Chi non conosce questo modo di dire, che in senso figurato significa svolgere dei lavori nelle ore lasciate libere dalle occupazioni principali, oppure nei momenti di "pausa" tra un'occupazione e l'altra? Alcuni linguisti ritengono che l'espressione sottintenda che il tempo a disposizione sia veramente poco, quasi fosse letteralmente ritagliato da un pezzo di stoffa. La locuzione, invece, ha origini piú nobili in quanto è il latino "horae subsicivae" o "subsiciva tempora". L'aggettivo "subsicivus" era, propriamente, un termine tecnico dell'agronomia e indicava i "ritagli" di terreno che avanzavano dopo la misurazione e l'assegnazione dello stesso. Il suo uso figurato nei confronti delle porzioni ('ritagli') di tempo non occupate dal "negotium" (lavoro) era molto frequente nel latino classico; si diceva, infatti, "subsicivum tempus" o "subsiciva tempora" ("horae subsicivae") per indicare qualche attività che veniva svolta nelle ore libere da impegni. Oggi - come sappiamo tutti - questa locuzione ha "preso piede" e si adopera soprattutto a proposito di 'lavori' svolti nei ritagli di tempo, a mo' di... passatempo, di svago.
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Due parole sulla concordanza dell'aggettivo. Quando in una proposizione vi sono due o piú sostantivi l'aggettivo, è ovvio, prenderà la forma del plurale: questo libro e questo quaderno sono veramente belli. Se i sostantivi sono di genere diverso l'aggettivo plurale sarà di genere maschile: questo libro, questa penna e questo quaderno sono veramente belli. Ciò che non tutti i sacri testi riportano - se non cadiamo in errore - è la "regola" secondo la quale se in una frase l'ultimo sostantivo è di genere femminile plurale l'aggettivo si può concordare con il femminile: approcci, meriti e indagini rigorose (ma anche, naturalmente, rigorosi). Questa regola, però, si può applicare solo se i sostantivi sono astratti.
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Il plurale di madrelingua secondo il "Treccani" è madrilingue.
madrelìngua (anche madre lìngua) s. f. (pl. madrilìngue, o madri lìngue). – La lingua materna, cioè la
lingua appresa o comunque parlata dai genitori o antenati; in genere, per chi
risiede all’estero, la lingua del Paese d’origine.
In grafia univerbata (tutta attaccata) il solo plurale corretto è madrelingue. Abbiamo segnalato l'errore alla redazione, ma invano...
venerdì 18 aprile 2014
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