Il verbo paragonare - forse non tutti lo sanno - ha due distinti significati e si costruisce, per tanto, con due diverse preposizioni: 'con' e 'a'.
Cominciamo con il dire che è transitivo e in quanto tale, nei tempi composti, prende l'ausiliare avere. Ma veniamo al "dunque". Quando ha l'accezione di "confrontare" e simili richiede la preposizione 'con': caro amico, non puoi paragonare (mettere a confronto) il tuo lavoro con quello di Osvaldo. Nel significato di "assomigliare" è seguito dalla preposizione 'a': visto il tuo comportamento ti paragono a un animale.
domenica 23 febbraio 2014
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