giovedì 20 febbraio 2014
Abbrutire e abbruttire
Riteniamo utile ricordare che i due verbi in questione non sono sinonimi, sebbene molti - erroneamente - li ritengano tali e li adoperino indifferentemente. Entrambi sono verbi denominali, poiché derivano da un sostantivo (nome), ma hanno significati distinti. Il primo, abbrutire (con una sola “t”), significa “rendere (qualcuno) simile a un bruto”, quindi “avvilire”, “degradare” e simili: la droga lo ha abbrutito. Il secondo, abbruttire (con due “t”), è intuitivo, sta per “rendere o diventare brutto”, quindi “deturpare” e simili: le troppe preoccupazioni lo hanno abbruttito. Ambedue, nel corso della coniugazione, prendono l’infisso “-isc-” in alcuni tempi e modi.
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La parola che proponiamo oggi è un aggettivo di provenienza "barbara": falòtico. Si adopera in campo letterario e sta per "fantastico", "stravagante", "balzano".
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