Cortese dott. Raso,
ho urgente bisogno del suo insostituibile aiuto. Mi occupo
di traduzioni. Mi occorre un sinonimo di tartagliare. Ho già adoperato “balbettare”.
Non vorrei ripetere sempre gli stessi verbi, però. Può darmi una mano? La ringrazio
anticipatamente e le auguro, come suol dirsi, una buona fine e un buon
principio d’anno.
Cordialmente
Giovanni T.
Oristano
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Gentile Giovanni, la ringrazio della sua stima e ricambio
gli auguri. Può adoperare un verbo poco noto e, quindi, quasi mai usato:
balbutire. Il piú conosciuto è “balbettare”
ma, stranamente, è di uso letterario.
Faccia attenzione alla coniugazione perché segue la flessione del verbo
finire, prende, cioè, l’infisso “-isc-“ tra il tema e la desinenza: io
balbutisco (non segua le indicazioni della “Scuola elettrica”). Si può adoperare anche transitivamente: il
ragazzo, commosso, balbutì poche parole.
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