lunedì 15 aprile 2013

L'acluofobia




Cortese dott. Raso,
seguo il suo blog da quando è nato e dal quale ho appreso molti “segreti” sulla nostra bella lingua, oggi sempre piú maltrattata e offesa. Il suo lavoro, quindi, in difesa della lingua di Dante è ammirevole e degno di lode. Le scrivo per sapere se esiste un termine per indicare la tremenda paura del luoghi bui, paura di cui è affetta mia moglie. Non sono riuscito a trovare, nei dizionari consultati, il vocabolo, sempre che esista. Sa dirmi qualcosa in proposito?
Grazie in anticipo e cordiali saluti.
Giovanni T.
Gorizia

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Sí, gentile Giovanni il termine esiste, anzi esistono perché sono due: “acluofobia” e “scotofobia”, entrambi di derivazione greca. Il primo, se non cado in errore, è ignorato da tutti i vocabolari; il secondo, invece, è attestato solo in alcuni. Vediamo la loro “composizione”. Acluofobia è composto con le voci greche “achlus” (buio, oscurità) e “fòbos” (paura); scotofobia è formato con “skòtos” (buio) e, ovviamente, “fòbos” (fobia, paura).

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